Istat, Italia a crescita zero nel 2005
09/01/2009
L’economia italiana non è cresciuta nel 2005, deficit/pil 4,1%
ROMA. L’ economia italiana non è cresciuta nel 2005. Secondo l’ Istat il Pil è rimasto fermo allo zero per cento, confermando così le ultime stime ufficiali del governo.
Nel 2005 sono state perse circa 102.000 unità di lavoro, ovvero di posti a tempo pieno. Lo comunica l’Istat specificando che nel 2005 l’occupazione – espressa in termini di unità di lavoro al netto della cassa integrazione – ha segnato un calo dello 0,4% e si è così attestata a 24.192.200 unità di lavoro. La maggior parte dell’occupazione è nei servizi, a quota 16.117.700 unità, in crescita rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista settoriale si registra un crollo nell’agricoltura (-8%) e una diminuzione nell’industria (-1,6%) mentre cresce l’occupazione nelle costruzioni (+2,3%) e nei servizi (+0,3%). I redditi da lavoro dipendente sono aumentati del 4,3% e le retribuzioni lorde del 4,4%.
Il rapporto deficit/pil è salito nel 2005 al 4,1% rispetto al 3,4% registrato nel 2004. In valore assoluto, osserva l’Istat, è aumentato di 10.265 milioni di euro, attestandosi sul livello di 57.917 milioni. Il saldo primario, l’indebitamento netto al netto della spesa per interessi, è risultato positivo e pari allo 0,5% del pil.
Tale risultato conferma la tendenza alla diminuzione del saldo primario in rapporto al Pil (passato dal 3,2% nel 2001, al 2,7 nel 2002, all’ 1,7 del 2003, all’1,3 nel 2004 e allo 0,5 nel 2005). Nel 2005 anche il risparmio delle Amministrazioni pubbliche (saldo delle partite corrente) è pari ad un valore negativo stimato di 6.831 milioni di euro, contro il valore negativo di 4.879 milioni di euro del 2004.
L’aumento dell’indebitamento netto del 2005 è stato determinato da un aumento differenziato tra uscite ed entrate, pari rispettivamente al 3,1% per le prime e dell’1,7% per le seconde. Le uscite di parte corrente hanno registrato un tasso di crescita più contenuto, pari al 3%, influenzato dalla riduzione degli interessi passivi che continuano a presentare un trend decrescente. In rapporto al Pil le uscite correnti risultano pari al 44,5%, contro il 44,1% dell’anno precedente.
Fonte:
La Stampa