Isae: fiducia consumatori cresce in settembre

09/01/2009

A settembre torna a crescere la fiducia dei consumatori, secondo la consueta indagine mensile dell’Isae: l’indice destagionalizzato sale a 102,8, in prossimità dei livelli dello scorso giugno. Migliorano le opinioni sul clima personale, sulla situazione corrente e, in misura minore, sul clima economico generale e sulle attese; crescono in particolare le valutazioni sul mercato del lavoro, sulla convenienza del risparmio e quelle relative al mercato dei beni durevoli. Segnali di tensione dal lato delle aspettative a breve termine sull’andamento dei prezzi, probabilmente legate agli ulteriori aumenti dei prezzi dei prodotti energetici

L´indice destagionalizzato sulla fiducia dei consumatori risale dai minimi di agosto e si attesta in settembre a 102,8, contro il 100,8 del mese precedente; il dato torna così “in prossimità dei livelli dello scorso giugno”. E´ quanto emerge dall´indagine congiunturale condotta dall´Isae.
Migliorano nettamente le opinioni sul clima generale personale e sulla situazione corrente e, anche se in misura minore, anche quella sul clima economico generale e sulle attese, crescono in particolare le valutazioni sul mercato del lavoro, sulla convenienza del risparmio e quele relative al mercato dei beni durevoli. L´indice core, cioè quello corretto anche per i fattori erratici, è stato pari, nel mese in osservazione, a 102,1 dal 101,5 di agosto (rivisto da 100,9). Il saldo grezzo sale a 103 in settembre da 102,3.
L´istituto non nasconde l´esistenza di “qualche segnale di tensione dal lato delle aspettative a breve termine sul´andamento dei prezzi, probabilmente legate agli ulteiori aumenti dei prezzi dei prodotti energetici”.

La fiducia in Italia, nell’area Euro e negli Stati Uniti

Le valutazioni sul quadro personale degli intervistati sono segnano un netto progresso rispetto allo scorso mese, con il relativo sottoindice che recupera completamente la flessione di oltre due punti di agosto, passando da 112,2 a 114,5; migliorano anche le opinioni relative alla situazione corrente, che aumentano da 105,5 a 107,1 in termini di indice di fiducia destagionalizzato. Gli intervistati esprimono inoltre opinioni più favorevoli circa il quadro economico generale, relativamente al quale la fiducia, pur rimanendo su livelli modesti, segna il secondo recupero consecutivo, passando da 80 a 80,7; migliorano anche infine le attese future, con il relativo indice che passa da 96,9 a 97,7.
Per quanto concerne infine la dinamica inflazionistica, mentre riguardo ai giudizi relativi alla dinamica corrente i consumatori confermano i segnali di distensione, emergono per contro attese di accelerazione della dinamica per i prossimi dodici mesi.
Nell’area dell’euro, la fiducia rimane stabile per il quarto mese consecutivo ad agosto, nonostante il recupero di due punti registrato in Germania; negli Stati Uniti, le anticipazioni dell’Università del Michigan per settembre segnano un’ulteriore forte flessione della fiducia, con l’indice in calo a 76,9 da 89,1 di agosto.

Quadro economico generale

A settembre si consolida il miglioramento nei giudizi sulla situazione economica del paese già emerso lo scorso mese (il saldo recupera da -112 a -111); qualche cautela emerge tuttavia nelle attese a breve termine, che si deteriorano, passando da -39 a -41.
Le aspettative di incremento della disoccupazione continuano a ridimensionarsi (da 61 a 57, in prossimità dei valori dello scorso maggio) e si consolidano i giudizi di rallentamento della dinamica inflazionistica: il saldo ponderato grezzo sugli ultimi 12 mesi permane sui minimi dal giugno del 2002 (a 77) e scende dal 29 al 27 per cento la quota di quanti ritengono i prezzi “molto” aumentati. Aumenta però dal 38 al 40 per cento quella di coloro che li ritengono “abbastanza” aumentati, rimane stabile al 16 per cento quella di quanti li ritengono “poco aumentati” e si riduce dal 17 al 15 per cento quella di coloro che li ritengono “stabili”. Risultano invece in sensibile peggioramento le attese per i prossimi dodici mesi: il saldo ponderato grezzo recupera da -26 a -8, peggior risultato dal gennaio del 2003. In particolare si amplia dal 24 al 30 per cento la percentuale di quanti temono un aumento della “stessa” o “maggiore” entità per il futuro, dal 14 al 16 per cento quella di quanti si attendono un incremento di minore entità e si riduce dal 52 al 45 per cento la quota di coloro che prevedono una stabilità dei prezzi nei prossimi dodici mesi, peggiore dato anch’esso dal gennaio del 2003.

Situazione personale

Indicazioni decisamente favorevoli provengono nel complesso dalle valutazioni relative alla situazione personale degli intervistati. Migliorano infatti sia i giudizi sullo stato del bilancio familiare (da 6 a 9 il saldo, migliore dato dallo scorso febbraio), sia quelli relativi alla situazione economica della propria famiglia, il cui saldo recupera da -50 a -48. Qualche apprensione continua tuttavia a manifestarsi circa le attese per i prossimi dodici mesi, che flettono a da -9 a – 10 in termini di saldo.
Risultano inoltre più favorevoli le valutazioni sul risparmio: in particolare riguardo alla sua convenienza presente (il saldo aumenta da 91 a 103) ma anche, pur in misura minore, sulle possibilità future (da -64 a -60).
Segnali positivi provengono anche dal mercato dei beni durevoli: i consumatori si mostrano più ottimisti circa la convenienza immediata degli acquisti (da -99 a -90 il saldo). Coerentemente, migliorano le intenzioni di spesa a breve termine, con il relativo saldo ponderato grezzo che passa da -3 a -1, recuperando completamente la flessione di agosto. In particolare intenzioni più favorevoli sono espresse dagli intervistati circa l’acquisto di un’abitazione e riguardo a spese straordinarie di manutenzione. Rimane invece stabile al 7 per cento la quota di coloro che intendono acquistare un’autovettura, ma si amplia dall’87 all’89 per cento quella di coloro che escludono con certezza l’acquisto.

Le inchieste per l’area dell’euro e per gli Stati Uniti
(agosto e prime anticipazioni per settembre)

Nella media dei paesi dell’area dell’euro la fiducia si stabilizza ad agosto, per il quarto mese consecutivo, a quota -15, sui valori più bassi dal maggio dello scorso anno. Indicazioni sostanzialmente stazionarie o leggermente favorevoli provengono da quasi tutte le componenti del clima di fiducia. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, scende infatti la quota di coloro che si attendono un aumento della disoccupazione, con il relativo saldo che passa da 30 a 28. Tra le altre variabili (che non compongono il clima di fiducia nella definizione della Commissione) migliorano anche i giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli e le prospettive di spesa per i prossimi dodici mesi, in un quadro caratterizzato da un indebolimento della dinamica dei prezzi (da 17 a 14 il relativo saldo).

La fiducia recupera in Germania, attestandosi a quota -15 (da -17 del mese precedente), grazie ad un miglioramento generalizzato di tutte le componenti del clima di fiducia (con particolare riferimento alle prospettive dei consumatori sulla situazione economica generale e sulle possibilità future di risparmio). Per quanto riguarda i prezzi, invece, i consumatori tedeschi si attendono una diminuzione delle tensioni inflazionistiche, con il relativo saldo che passa da 19 di luglio a 14 di agosto.

Negli Stati Uniti, le prime anticipazioni diffuse dall’Università del Michigan per il mese di settembre forniscono un segnale di marcato pessimismo: dopo il calo di agosto, la fiducia crolla infatti a quota a 76,9 (da 89,1) toccando il livello più basso degli ultimi dodici anni e registrando uno dei più forti cali mensili dal 1978. Guardando alle singole componenti, peggiorano sensibilmente sia i giudizi sulla situazione corrente (da 108,2 a 97,7) sia le prospettive a breve termine (da 76,9 a 63,6), soprattutto a causa delle crescenti preoccupazioni degli intervistati sulla propria situazione economica personale (legate all’aumento dei prezzi delle materie prime); su tale risultato ha pesato probabilmente anche la catastrofe naturale dello scorso agosto.

Fonte:
Leonardo.it
redazione
23/9/2005