Ipo in crescita, due terzi da Brasile e Cina

08/07/2009

Segnali di miglioramento per le attività di collocamento (Ipo) di società sui mercati azionari. A livello globale, nel secondo trimestre, il numero di operazioni è salito a 76 da 52 del primo trimestre. Lo rileva il report trimestrale Global Ipo Update realizzato da Ernst & Young.

Il valore delle operazioni è aumentato di sette volte: da appena 1,4 miliardi di dollari a 9,9 miliardi di dollari. Risultati tuttavia, nettamente inferiori a quelli del 2008 che nel secondo trimestre avevano segnato una raccolta di 38,2 miliardi di dollari in capitale con 269 Ipo. I dati di questo trimestre sono stati rafforzati dall'operazione VisaNet del Brasile (3,7 miliardi di dollari), finora la più grande Ipo del mondo e la più grande in assoluto del Brasile, dalla compagnia di metalli Cinese Zhongwang Holdings Ltd (1,3 miliardi di dollari) e da Vodafone Qatar (0,95 miliardi di dollari). L'insieme di queste operazioni rappresenta il 60% del capitale mondiale raccolto. Riflettendo su queste Ipo, Brasile e Cina genera i due terzi del capitale mondiale raccolto in questo trimestre.

Come nel primo trimestre, la Corea del Sud si conferma il paese più attivo con 17 Ipo (8 Ipo nel primo trimestre). Seguono Cina e Canada rispettivamente con 13 e 9 Ipo. In Cina, i nove mesi di divieto di collocazione delle Ipo, deciso dalla Borsa di Shenzhen, sono terminati in questo trimestre con l'offerta di Guilin Sanjin Pharmaceutical. Gli Stati Uniti hanno registrato un lieve aumento delle attività passando da 1 Ipo nel primo trimestre a 8 nel secondo, 6 delle quali presenti nella top20 mondiale. I mercati emergenti hanno registrato 53 delle 76 Ipo totali. I valori soglia richiesti per entrare nella classifica delle prime venti Ipo sono drasticamente migliorati in questo trimestre passando da 12 milioni di dollari a 171,3 milioni di dollari, ma ancora radicalmente in discesa di anno in anno (848,6 milioni di dollari).

Fonte:
Il Sole 24 Ore