Internet gratis ai cittadini dal 2008

09/01/2009

Dalla prossima primavera sarà attivo a Pordenone – prima città in Italia – il progetto «Internet gratis ai cittadini» in virtù di un sistema di telecomunicazioni wi-fi approntato dal Comune e cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il protocollo di intesa per sviluppare il progetto è stato firmato a Pordenone dal presidente della Regione Riccardo Illy e del sindaco del capoluogo della Destra Tagliamento Sergio Bolzonello.Il progetto «Internet gratis ai cittadini» prenderà avvio già nelle prossime settimane con la posa della fibra ottica.

L’infrastruttura a banda larga verrà realizzata sulla base di un programma pluriennale il cui primo stralcio prevede la copertura sperimentale di parte del centro storico entro pochi mesi e della restante parte del territorio comunale nel corso del 2008 e l’attivazione di servizi regionali e comunali attraverso l’identificazione del soggetto a mezzo della Carta Regionale dei Servizi (CRS). La Regione e il Comune, attraverso questo Protocollo, perseguono l’obiettivo di consolidare le opportunità offerte dall’uso delle tecnologie Ict come previsto dal Progetto “Wireless Naonis”, in piena sintonia con le strategie nazionali e comunitarie in materia di società dell’informazione.

«L’impegno per Pordenone e la sua rete wi-fi – ha affermato Illy – rientra nel programma generale della Regione per dotare tutto il Friuli Venezia Giulia delle infrastrutture necessarie per accedere in modo veloce ed economico alla rete informatica. Per questo abbiamo costituito la Società Mecurio Friuli-Venezia Giulia per portare la banda larga su tutto il territorio utilizzando tecnologie diverse a seconda delle caratteristiche del territorio stesso».

«Ma il “digital divide” – ha spiegato il presidente – non riguarda solo la rete, ma anche la possibilità per tutti i cittadini di avere un pc e adeguata alfabetizzazione informatica. Da qui la legge regionale per corsi dedicati a categorie come anziani e casalinghe e per contributi per l’acquisto dei pc».

Fonte:
La Stampa