Infocamere: sparite in un anno 12.878 imprese di costruzioni

22/01/2014

Il 2013 ha visto complessivamente un saldo positivo del numero di imprese in attività, ma con forti differenze di settore, che vede in alcuni casi dati negativi, tra cui il settore delle costruzioni. Lo dice Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione statistica condotta da InfoCamere, la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di commercio italiane.

Il settore delle costruzioni, in particolare è quello che ha riportato più "danni", evidenziando un saldo negativo (tra cancellazioni e nuove iscrizioni) pari a -12.878 imprese. Nessun settore ha fatto peggio delle costruzioni, anche se saldi negativi si sono verificati nei comparti manifatturiero (-5.929) e trasporto/magazzinaggio (-1.156).

più in dettaglio, alla fine del 2013, risultano iscritte 875.598 imprese del settore costruzioni, pari a -1,44% rispetto al numero di un anno prima (pari appunto a 12.878 in meno). In proporzione l'erosione è stata più pesante per le imprese artigiane, che sono scese a 552.460 alla fine del 2013, pari a -3,04% rispetto a un anno prima, con una differenza negativa di 17.367 imprese "decedute" nel corso di un anno. Il settore delle imprese edili artigiane resta comunque il più consistente tra le imprese artigiane italiane (pari a 39,24%).

Complessivamente, invece, il saldo Italia è positivo: nel 2013 sono nate complessivamente 384.483 imprese (600 in più rispetto al 2012) mentre 371.802 hanno cessato l'attività (rispetto alle 364.972 del 2012). Il bilancio si traduce in un "saldo anagrafico" positivo per 12.681 unità, che rappresenta però «il valore più modesto dal 2004 ad oggi», sottolinea la nota di Unioncamere/Movimprese.

 

Fonte:
IL Sole 24 Ore