Incidenti stradali: il 50% è causato dai giovani

09/01/2009

Si apre lunedì 23 aprile la Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale indetta dall’ONU con il sostegno dell’ACI, primo promotore della manifestazione in Italia. L’iniziativa mira a coinvolgere soprattutto i giovani. Più di 100 bambini muoiono ogni anno sulle nostre strade, mentre i conducenti con meno di 30 anni sono protagonisti della metà dei 600 incidenti che quotidianamente si verificano in Italia. I giovani rappresentano un punto critico nel sistema della sicurezza sia per la limitata esperienza al volante (il 30% degli incidenti è imputabile a un neo-patentato con meno di tre anni di guida) sia per lo stile di vita.

Nelle notti di venerdì e sabato, infatti, si contano il 44% dei sinistri registrati settimanalmente nelle ore notturne, con un indice di mortalità (numero dei decessi ogni 1000 sinistri) doppio rispetto alla media. Durante le notti del week-end si registra sulle strade un morto ogni 75 minuti (la media giornaliera è di uno ogni 97 minuti) e il dato è più allarmante se si considera che in quelle fasce orarie si concentra solo il 4% del traffico.

Le cause di incidente più ricorrenti per i giovani sono prevalentemente riconducibili alla velocità (15% dei sinistri), alla distrazione (8%) e al mancato rispetto della segnaletica (6%).

Le previsioni meteorologiche non ottimali con possibili rovesci per il fine settimana dal 27 al 29 aprile destano qualche preoccupazione in più: con la pioggia il tasso di mortalità sale a 25 morti ogni 1000 incidenti contro i 22 in condizioni di cielo sereno. Proprio in quei giorni si concentreranno le azioni di sensibilizzazione dell’ACI nelle piazze italiane con i punti di raccolta delle firme a sostegno della petizione indetta dall’Automobile Club d’Italia e dalla Federazione Internazionale dell’Automobile per impegnare l’ONU, il G8 e il Governo italiano ad adottare provvedimenti concreti per la sicurezza stradale.

La petizione è sottoscrivibile anche su questo sito. Firma subito!

“Non è più possibile rimanere inerti di fronte alle stragi che quotidianamente si verificano sulle strade – dichiara il presidente dell’ACI, Franco Lucchesi – e non è possibile imputare tutto alla fatalità. La maggior parte degli incidenti può e deve essere evitata con investimenti economici e formativi complementari a una politica globale di intervento”.

Fonte:
ACI