Incentivi per l’energia alternativa

Sconti fiscali per il biodiesel. Nuova spinta ai certificati verdi

DOPO le liberalizzazioni arrivano i provvedimenti per l’ambiente. Una nuova lenzuolata di provvedimenti da parte del ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, è pronta a partire. Questa volta sarà una «lenzuolata verde». Punterà a riformare il comparto dell’energia.

Da un lato premierà risparmio ed efficienza, dall’altro favorirà la bioenergia che «ci consente di non dipendere da un unico fornitore e di risolvere il problema della conversione di alcune colture agricole». Il messaggio viene lanciato dal ministro nel corso della rassegna «Vegetalia» alla Fiera di Cremona, città che, come ha spiegato Bersani, «per vocazione e caratteristiche del territorio» ha tutti i numeri per potersi candidare a ospitare il nuovo «Distretto della Agroenergia».
È infatti il nodo degli insediamenti il primo ostacolo da rimuovere, secondo Bersani, per adeguare l’Italia al passo dell’Europa che, in termini di bioenergie e più in generale di energie da fonti rinnovabili e quindi anche dalla produzione agricola, si è data l’obiettivo di raggiungere entro il 2012 il 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili. A Cremona Bersani ha trovato un pubblico attento. Sui certificati verdi, per il risparmio energetico, e su quelli verdi, per la produzione di energia da fonti rinnovabili, la provincia verde della Lombardia si trova impegnata in prima linea.

Lo dimostrano gli impianti esposti in Fiera, funzionanti a biogas dalla produzione di biocombustibili, il biodiesel ricavato dalla colza e dai cereali e il bioetanolo, surrogato verde della benzina. La riforma del settore energetico arriverà nel giro di una settimana o al massimo dieci giorni. Fa perno – ha spiegato il ministro – su un «rafforzamento dei certificati bianchi e dei certificati verdi», degli incentivi riconosciuti all’energia verde. «Lavoriamo – ha spiegato Bersani – per utilizzare al massimo i certificati verdi, che sono uno strumento che intendiamo ripulire immaginando nel futuro una certa differenziazione a seconda delle famiglie di fonti energetiche» per «stare dietro al diverso andamento delle tecnologie e dei costi».

Secondo Bersani, poi, i vari strumenti «potranno essere affiancati in alcuni casi con interventi a tariffa, come nel caso dei pannelli fotovoltaici, anche se personalmente preferisco che ci si muova in una logica più dinamica di mercato». L’altro perno su cui ruoterà il nuovo pacchetto normativo riguarda la produzione diretta di biocombustibili. In questo caso, secondo Bersani, «per il biodiesel (il combustibile ricavato dagli oli di semi, ndr) abbiamo una possibilità in più perchè, senza concedere aiuti di Stato, possiamo privilegiare i prodotti della filiera italiana ed è prevista una esenzione dell’accisa per 250 mila tonnellate all’anno di combustibile».

L’energia, dunque, può arrivare dai campi e nel caso dei biodiesel, può anche ottenere uno sconto fiscale sulle accise, senza contestazioni da parte dell’Europa. Per quanto riguarda invece il bioetanolo, che in Brasile alimenta, in alternativa o miscelato con la benzina, diversi milioni di autovetture, molte delle quali prodotte dalla Fiat, Bersani ha spiegato che «per il decollo della produzione l’Unione Europea non è contraria ad aiuti di Stato», a condizione che l’Italia restituisca fondi dovuti in altri settori. L’obiettivo dichiarato da Bersani riguardo a queste misure è «dare al Paese un segnale forte di efficienza energetica dal lato dei consumi e della produzione».

Entro il 2010, il Brasile sarà tra i maggiori esportatori di bioetanolo, ricavato dalla canna da zucchero, con esportazioni per 5 miliardi di litri. Secondo uno studio della Camera di Commercio Italiana a San Paolo del Brasile, «il rialzo del prezzo del petrolio ha fatto sì che il Brasile sia diventato leader mondiale nei biocombustibili». Nel 2005, la domanda interna in Brasile di bioetanolo ha oltrepassato i 13 miliardi di euro. Questo tipo di combustibile è destinato a prendere piede anche in Europa.

Fonte:
Il Tempo