Incendi in Grecia fanno 46 morti, emergenza nazionale

09/01/2009

ZACHARO, Grecia (Reuters) – Una serie di incendi, i peggiori a colpire la Grecia negli ultimi decenni, hanno provocato la morte di 46 persone negli ultimi due giorni e si teme che il bilancio delle vittime possa salire ulteriormente. Il primo ministro, Costas Karamanlis, ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese.

Le fiamme, scoppiate nella parte meridionale del Peloponneso ieri, si sono propagate in nuovi fronti alimentate dai forti venti e dalle alte temperature che hanno contribuito a rendere difficili i soccorsi.

“Siamo nella triste posizione di dire che altre sei persone sono state trovate morte e il numero totale delle vittime è così salito a 46”, ha detto il portavoce del dipartimento dei pompieri, Nikos Diamandis.

“Per tutte le regioni del Paese è stato dichiarato lo stato di emergenza”, ha dichiarato il primo ministro greco Costas Karamanlis in un discorso alla Nazione.

Karamanlis ha detto che i molteplici fronti “non possono rappresentare una coincidenza” e ha promesso che i colpevoli saranno trovati e puniti.

I soccorritori hanno detto di aver trovato dei corpi lungo le strade, in case andate a fuoco e nelle automobili, e persino una madre che teneva ancora abbracciato il proprio bambino.

Tra le vittime, secondo quanto riferito, ci sono anche due turisti francesi.

Oggi, incendi nelle foreste si sono verificati anche vicino alla capitale Atene, costringendo all’evacuazione di alcune case, di un monastero e provocando la chiusura dell’autostrada che collega la capitale all’aeroporto internazionale.

“Siamo davvero dispiaciuti per quello che è successo nel Peloponneso, ma anche quello che è successo qui è drammatico”; ha detto alla tv greca, Angeliki Spanou, un abitante nella zona di Holagros, alle porte di Atene.

Un portavoce del dipartimento dei vigili del fuoco ha detto che due aerei dei pompieri, un elicottero e 20 autobotti sono impegnate a cercare di spegnere le fiamme che stanno arrivando a lambire la capitale.

I pompieri hanno detto oggi che ci sono 87 incendi nelle foreste “nella parte occidentale della Grecia, il Peloponneso, l’isola di Evia e in Attica (la regione di Atene, ndr)”, secondo quanto detto dal portavoce del dipartimento, Ioannis Stamoulis.

Gli episodi peggiori si registrano nel Peloponneso, dove decine di villaggi sono stati evacuati mentre altri restano tagliati fuori da un muro di fiamme.

Le fiamme si estendono circa 160 chilometri dal Mar Ionio a occidente, fino a Mani, nella parte più meridionale della penisola.

“TRAGEDIA NAZIONALE”

L’emergenza ha costretto i politici a interrompere la campagna elettorale per le elezioni del 16 settembre. Il primo ministro Karamanlis ha visitato le aree colpite, commentando: “Stiamo vivendo un’emergenza nazionale”.

Il suo governo, conservatore, è stato duramente accusato dall’opposizione di aver reagito lentamente all’emergenza.

“Stiamo combattendo diverse battaglie in condizioni di difficoltà”, ha detto poi Karamanlis dopo un vertice con i respomsabili dei soccorsi.

Le immagini tv mostravano i sopravvissuti cercare nelle auto e camminare nei villaggi ormai briciati, alla ricerca di amici e parenti.

“Posso sentire le fiamme fuori dalla porta di casa mia. Non c’è acqua, da nessuna parte, non c’è nessuno che ci aiuta, siamo soli”, ha detto a una tv greca via cellulare, un residente del villaggio di Adritsaina.

Le autorità locali hanno avviato le ricerche di sopravvissuti tra le macerie delle case arse dai roghi, con l’aiuto di 500 soldati.

La Grecia ha ha chiesto all’Unione Europea l’invio di aiuti urgenti.

Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha detto di essere “dispiaciuto per la perdita di vite umane” e di sperare che i Paesi del blocco “siano all’altezza delle aspettative e foniscano tutto il supporto materiale di cui ha bisogno la Grecia in questo momento di difficoltà”.

La Commissione ha detto che la Francia sta provvedendo a inviare due aerei. La Germania ha offerto tre elicotteri e la Norvegia un aereo nell’ambito di un programma congiunto.

L’emergenza greca richiama la situazione italiana, dove le fiamme che si sono propagate nel sud, addebitate in gran parte alla mano dell’uomo, hanno fatto registrare giovedì scorso la peggiore giornata per gli incendi boschivi nella storia italiana, come l’ha definita la Protezione civile.

Nove persone sono morte per gli incendi in Italia nell’ultimo mese, incluse tre vittime in un agriturismo in Sicilia mercoledì scorso. Un uomo di 83 anni è morto ieri in provincia di Potenza.

Fonte:
Reuters