«In Italia bancomat e carte troppo care»

09/01/2009

La denuncia della Commissione europea

«Tra i principali imputati le principali società di carte di credito al mondo: la Visa e la MasterCard»

BRUXELLES – La Commissione Ue mette sotto accusa il settore delle carte di pagamento europeo, minaccia azioni legali che potrebbero portare all’imposizione di multe salate e non risparmia l’Italia nel denunciare l’esistenza di un mercato chiuso e frammentato, in cui consumatori e dettaglianti pagano a caro prezzo una quasi totale mancanza di concorrenza. Il quadro l’ha tracciato la numero uno dell’Antitrust Ue, la Commissaria Neelie Kores, forte di un rapporto realizzato sulla base di un sondaggio tra gli operatori del settore.

Nel mirino della Kroes sono finite tutte le carte di pagamento, non solo quelle di debito e di credito, ma anche quelle emesse dagli stessi punti vendita, come avviene in alcuni paesi europei per alcune catene di supermercati o di grandi magazzini. Tuttavia, sembra che tra i principali imputati, oltre ad alcune banche – di cui comunque la Commissaria non ha fatto i nomi- ci siano le due principali società di carte di credito al mondo: la Visa e la MasterCard, che stanno «abusando di questa situazione», ha detto la Kroes senza mezzi termini. «Le piccole e medie imprese ed i consumatori stanno pagando più del dovuto per l’utilizzo delle carte di pagamento perchè non c’è ancora un mercato unico pienamente competitivo in Europa in questo settore – ha dichiarato la Kroes durante una conferenza stampa tenuta a Bruxelles -. Se ci fosse più concorrenza, tutte le famiglie europee risparmierebbero centinaia di euro all’anno».

L’indagine, è un elemento «importante» dell’inchiesta di Bruxelles sulla concorrenza nelle attività bancarie al dettaglio. Ogni anno, infatti, vengono effettuati 23 miliardi di pagamenti con questi piccoli rettangoli di plastica per un valore complessivo di ben 1.350 miliardi di euro. Sulla base di questo primo rapporto, le parti interessate hanno 10 settimane per (fino al 21 giugno) per inviare i loro commenti alla Commissione. Quest’ultima, vorrebbe risolvere la situazione attraverso un «dibattito costruttivo», ma è anche pronta a intervenire con la forza se sarà necessario.

La Kroes punta il dito contro 5 paesi: Portogallo, Austria, Belgio, Finlandia e Italia. «Questi paesi – ha dichiarato – hanno accordi di monopolio sulle carte di pagamento tra le banche per la Visa e la Mastercard». L’Italia, ha precisato, «non si comporta bene» in questo settore: «è molto cara». In questi stati membri, insomma, «c’è un mercato chiuso, in cui la concorrenza non funziona. Un paio di banche e un paio di società emittenti di carte di pagamento stanno approfittando (della loro posizione) e stanno proteggendo la loro situazione», ha spiegato Kroes senza fare i nomi delle banche. «Non sopporto quando gli operatori non si comportano come dovrebbero, specialmente in questo campo, che è molto importante per i consumatori – ha aggiunto -. Ci saranno azioni da parte nostra, ma queste dieci settimane serviranno alla Commissione per raccogliere ulteriori informazioni».

Dal rapporto emergono tra l’altro «barriere potenziali» all’ingresso per i nuovi entranti, oltre a costi elevati per i consumatori e per i commercianti che si traducono in un aumento generale dei prezzi al dettaglio. Questo, sottolinea la Kroes, si traduce in «prezzi al dettaglio inflazionati fino al 2,5% per gli acquisti complessivi dei consumatori». Si tratta infatti di mercati «chiusi, ancora frammentati a livello nazionale, dove pochissime banche offrono questo tipo di servizi fuori dai loro paesi di origine e alcuni operatori ostacolano lo sviluppo della concorrenza», ha spiegato Kroes. Basti pensare, ha aggiunto, che per i consumatori i costi delle carte di credito MasterCard e Visa possono variare anche del 100% a seconda dello Stato membro. E per le piccole e medie imprese le differenze di costo sono anche maggiori: fino al 500% tra i paesi Ue per la Visa e fino al 650% per la MasterCard.

Non mancano comunque i «paesi buoni», ha tenuto precisare la Kroes, citando la Germania («il suo mercato delle carte di pagamento è aperto alla concorrenza a tutti i livelli»), e l’Olanda (dove «l’autorità alla concorrenza ha spinto per un’apertura del mercato, che è avvenuta di recente»). «Sono contentissimo che l’Antitrust europeo abbia adottato la nostra linea, che è quella della tutela del consumatori», ha detto da parte sua Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità per la Concorrenza italiana, secondo il quale anche in Italia ci sono accordi di monopolio sulle carte di pagamento tra le banche. L’Antitrust europeo «fa bene ad intervenire», ha detto. Nel settore delle carte di credito, per il momento l’Autorità italiana non ha riscontrato anomalie, trovate invece per esempio nei bancomat, ma rimane vigile: «Seguiremo la vicenda con grande attenzione – ha continuato Catricalà – se riscontreremo anomalie apriremo anche noi» un procedimento.

Fonte:
Corriere della Sera