Imprese, Eni conferma il suo primato su Fiat
09/01/2009
Eni si conferma nel 2006 la più grande impresa italiana superando Fiat, Enel e Telecom. Lo evidenzia il rapporto annuale sulle 3.685 principali societa italiane redatto dall’Ufficio Studi di Mediobanca. Eni conferma la posizione dell’anno precedente e anche le posizioni seguenti sono invariate.
Non cambiano neppure le posizioni successive che vedono il Gestore dei Sevizi Elettrici precedere Finmeccanica, Esso Italia e Poste Italiane. Il primo cambiamento nelle top ten è registrato dal sorpasso di Riva Fire su Erg per il nono posto.
Nella classifica, che si basa sul fatturato, il Gruppo Eni è primo con 86 miliardi di euro, ma basterebbe Eni Spa da sola a conquistare il primo posto con 52,9 miliardi di fatturato superando l’intero il Gruppo Fiat che registra un fatturato consolidato di 51,8 miliardi.
Il Gruppo Enel segna un fatturato di 37 miliardi, ai quali in futuro si potrebbe sommare il fatturato di Endesa per arrivare ben oltre ai 50 miliardi di euro. Nel settore energia si segnala anche il passo in avanti di Aem (dal trentanovesimo al dodicesimo posto) grazie al parziale consolidamento di Edison. La nuova società, A2A, nata dalla fusione Aem-Asm si collocherebbe al dodicesimo posto tallonando proprio Edison.
Migliora la sua posizione anche Saras, che si posiziona al quattordicesimo posto, mentre cedono quattro posti sia Finivest che Ifi che si posizionano rispettivamente al sedicesimo e diciasettesimo posto. Primo anno di consolidamento pieno per la nuova Parmalat che si trova al trentatreesimo posto con 3,8 miliardi di euro di fatturato.
Nella ultima rilevanza dell’era Tanzi, risalente al 2002, Parmalat aveva un fatturato ufficiale di 7,7 miliardi. In crescita anche Fastweb che passa dalla posizione numero 136 a quella numero 111. Passi avanti significativi nella classifica delle imprese italiane nel 2006 sono stati compiuti da Prysmian che grazie al consolidamento dell’ex Pirelli Cavi passa dal settantatresimo al ventunesimo posto.
Avanzata rilevante, di venti posti alla posizione numero trentacinque, anche per Gim che si giova dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Sfrutta il cambiamento dell’area di consolidamento anche Api che sale di sette posti in trentaseimesima posizione.
Nella grande distribuzione si conferma il primato di Esselunga, al ventitreesimo posto totale, su Auchan che sommando anche la controllata Sma tallona la società di Caprotti. Nel rapporto Mediobanca non c’è però il dato di Carrefour. La prima cooperativa, Coop Adriatica, scende dal sessantacinquesimo al settantasettesimo posto mentre la prima coop in assoluto, Unicoop Firenze, non ha trasmesso il bilancio ma si collocherebbe al sessantatreesimo posto.
Nell’abbigliamento la leadership è di Valentino che supera Benetton e Armani mentre Barilla guida la calssifica degli alimentari. Rcs è al vertice del settore editoriale superando De Agostini. Eni guida anche la classigica degli utili, nel 2006 infatti ha guadagnato 9,2 miliardi superando Enel e Telecom che hanno guadagnato 3 miliardi.
Guadagno vicino al miliardo di euro è stato registrato da Fiat, Finmeccanica e De Agostini. Il record delle perdite spetta invece alle Ferrovie dello Stato (2 miliardi) superando Pirelli (1,2 miliardi) e Alitalia (626 milioni). Non ha reso disponibile il proprio bilancio 3italia che ha perso 664 milioni.
Fonte:
Tiscali Finanza