Il mercato frena, Alfa in picchiata

09/01/2009

A gennaio le immatricolazioni sono calate del 3,7 per cento. Il gruppo Fiat ha venduto il 12,7% di vetture in meno su base annua.

L’auto apre l’anno in frenata. Nel nostro Paese le immatricolazioni di vetture sono calate a gennaio del 3,7%, su base annua, a quota 212.568 esemplari contro i 220.724 venduti nel corrispondente mese del 2004. È una battuta di arresto dopo due mesi di crescita (+0,9% a novembre e +5% a dicembre 2004). Ma per il Gruppo Fiat il mese si è chiuso con una vera picchiata: -12,7% a 59.007 macchine. La debacle è targata soprattutto Alfa Romeo. La Casa del Biscione ha perso il 38,14% e il market share è sceso dal 4,2 al 2,7%, mentre le vetture a marchio Fiat hanno visto diminuire le vendite dell’8,27% con quote di mercato calate dal 21,47 al 20,45 per cento. Anche Lancia è in discesa (-10,38%) ma il suo peso sul mercato italiano si è contratto di poco dal 4,96 al 4,61 per cento. Complessivamente la quota di mercato del Gruppo italiano è calata, su base annua dell’2,87% e si attesta al 27,76 per cento.

La Casa torinese tuttavia fa notare che nel mese di gennaio 2004 erano state ottenute performance “drogate” dal lancio di una raffica di nuovi modelli. Il Lingotto inoltre osserva che i risultati registrati a gennaio sono stati «fortemente influenzati dalla scelta che l’azienda porta avanti con coerenza, tesa a privilegiare la qualità e la redditività delle vendite, focalizzandosi sempre di più su quelle ai privati, che sono aumentate, salendo al 79% del totale delle immatricolazioni, dal 69% registrato nel dicembre 2004. Una spiegazione questa già addotta mesi addietro. La quota Fiat è cresciuta di 0,7 punti percentuali rispetto a dicembre 2004

Le case estere

Complessivamente il peso delle auto Made in Italy è sceso dal 30,37% del gennaio 2004 all’attuale 27,84 per cento. I costruttori esteri aumentano il peso totale al 72,16& dal 69,33% dello scorso anno.

Ford resta al primo posto tra i costruttori e al secondo posto nella classifica generale. Tuttavia la Casa dell’Ovale Blu, nel mese del lancio della Focus atto secondo, registra una calo di vendite pari all’1,26% ma il market share aumenta dall’8,42 al 8,63 per cento. In calo, ma sempre meno della media di mercato, le vendite di Peugeot che lascia sul terreno quasi il 2% di immatricolato, mentre le quote di mercato restano quasi stabili al 4,91 per cento. La consorella Citroën invece registra una calo significativo: le consegne sono diminuite dell’8,07% e il peso sul mercato cala dal 7,29 al 6,95 per cento. Sulla stessa scia il trend di Opel le cui consegne sono calate dell’1,88% ma le quote sono aumentate fino al 8,51%, a un’incollatura dalla rivale Ford.

Notevole la perfomance di Renault che porta il suo market share al 7,34%, contro il 5,54% di una anno fa, grazie a un incremento di immatricolazioni pari al 21 per cento. Volkwagen pare aver recuperato vigore e mette a segno una crescita dell’8,32% e questo porta il suo controllo sul mercato italiano a 5,68 per cento.
Secondo il Centro Studi Promotor il calo del 3,7% del mercato auto a gennaio è contenuto ma il livello raggiunto è tra i più bassi degli ultimi anni. Il Csp ritiene che «per valutare correttamente il dato occorre comunque considerare che nel gennaio scorso, rispetto allo stesso mese del 2004, vi è stata una giornata di apertura in meno delle concessionarie». Si registra un forte calo di vetture immatricolate per alimentare il cosiddetto mercato dei chilometri zero.

Secondo le stime del Centro Studi Promotor nel mese scorso le immatricolazioni per chilometri zero sono state circa 5.500, cioè il 2,6% del totale contro il 4,6% stimato per il gennaio 2004. Il ricorso ai chilometri zero serve essenzialmente per difendere le quote di mercato, ma comporta sacrifici economici molto elevati per le case automobilistiche. Il Calo di Alfa è spiegabile anche alla luce di questo. «La moderazione nell’utilizzazione di questo strumento mostrata nel gennaio scorso – si legge ancora nella nota – deriva da politiche seguite da diverse case per migliorare i margini aziendali».

La hit parade
La classifica di vendita generale, benzina e diesel vede ai primi due posti fiat Punto e Panda, mentre il terzo è ora occupato dalla Ford Fiesta e la quarta posizione è ancora dell’ovale blu che è riuscita a piazzare la Focus. Al quinto Renault Megane, inseguita da Citroën C3, Peugeot 206, Toyota Yaris, Opel Astra. Decima la Lancia Ypsilon.
La Fiat Punto è prima anche nella hit parade del diesel che al secondo posto vede la Ford Focus tallonata da Renault Megane, Ford Fiesta e Opel Astra. La Vw Golf è sesta ed è seguita da Peugeot 206, Fiat Stilo, Citroën C3 e LanciaYpsilon.

Il Sole 24 Ore
Mario Cianflone