Il Generale Speciale rinuncia all’incarico alla Corte dei Conti

09/01/2009

L’ex comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, in una lettera inviata al ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ha annunciato oggi la rinuncia all’incarico presso la Corte dei Conti conferitogli dal governo venerdì scorso dopo la sua sostituzione con il gen. Cosimo D’Arrigo.

L’intenzione era già stata anticipata dal Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga e da ufficiali vicini al comandante della Guardia di Finanza sollevato dall’incarico venerdì scorso. Oggi il passo ufficiale. Ad un «secondo momento», sempre secondo quanto riferiscono fonti attendibili ma ufficiose, il ricorso al Tar contro la decisione del governo.

Intanto la Procura di Roma ha fatto richiesta al Comando generale della Guardia di Finanza di acquisire copia delle lettere inviate dal generale Roberto Speciale al viceministro Vincenzo Visco. All’attenzione del pm Angelo Antonio Racanelli e del procuratore capo Giovanni Ferrara, al momento ci sono solo gli atti inviati dalla procura militare, che aveva aperto un fascicolo sulla gestione dei trasferimenti dei vertici della Gdf di Milano che poi non diventarono definitivi.

Sulle presunte pressioni esercitate da Visco la Procura di Roma ha aperto una indagine. Nei giorni scorsi gli inquirenti di piazzale Clodio hanno inviato un sollecito alla Procura generale di Milano per l’invio di quei documenti che sono stati raccolti nell’ambito del procedimento amministrativo, nel quale sono state raccolte le dichiarazioni, tra gli altri, dello stesso ex comandante generale della Gdf Speciale.

Parte della corrispondenza, in maggior parte dell’estate scorsa, tra Speciale e Visco, era contenuta nel fascicolo del pm militare, Antonino Intelisano, ma solo attraverso l’incartamento che deve arrivare da Milano, sarà possibile per gli investigatori avviare alcuni accertamenti, e programmare l’attività istruttoria. L’inchiesta del pm Racanelli rimane, anche per questo, senza ipotesi di reato ed indagati. L’esposto che sarebbe stato presentato dal Codacons non è ancora stato arrivato nell’ufficio primi atti e quindi non è all’attenzione dei magistrati.

Fonte:
Il Sole 24 Ore