IL FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO RAGGIUNGE LA SEDICESIMA EDIZIONE CON 32 FILM IN CATALOGO IN PRESENZA E ONLINE
03/11/2021
L’evento si aprirà, nell’Auditorium Oscar Niemeyer, a São Paulo, il 2 novembre per gli ospiti e il 5 novembre per il grande pubblico al cinema e online. Il film più visto riceverà il Premio Pirelli per il Cinema Italiano.
Il 16º FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO ripropone al pubblico di tutto il Paese il meglio del cinema italiano. Quest’anno il Festival riprende le sessioni in presenza al cinema, senza rinunciare al format online, che ha riscosso tanto successo nell’edizione 2020. L’evento, uno dei più importanti nell’agenda culturale di São Paulo, sarà in persona tra il 5 e il 12 novembre al cinema con l’esposizione di 16 lungometraggi inediti nel paese. Il format online, si svolgerà dal 5 novembre al 5 dicembre, attraverso il sito del Festival, con una selezione di 16 film inediti e 16 classici, questi ultimi una retrospettiva: “Le colonne sonore più belle del cinema italiano”. Tutte con accesso e sessioni gratuite. L’apertura, questa volta solo per gli invitati, si svolgerà nell’Auditorium Oscar Niemeyer, nel Parco Ibirapuera (SP).
La mostra di film contemporanei presenta opere di veterani come Pupi Avati (“Lei mi parla ancora”), e giovani esordienti come Stefano Sardo (“Una relazione”). I 16 film si muovono attraverso temi e generi differenti, affrontando tematiche come le relazioni familiari, come “Lasciami andare”, di Stefano Mordini, con protagonisti Stefano Accorsi e Valeria Golino, fino alle riletture di personaggi classici, come “Tutti per 1 – 1 per tutti” che riprende i famosi moschettieri di Dumas, in versione comica, e portando nel cast Pierfrancesco Favino e Margherita Buy. Fa anche parte del festival “Con tutto il cuore” di Vincenzo Salemme, uno dei film più visti in Italia quest’anno. I lungometraggi inediti competono per il Premio Pirelli, assegnato al film più visto dal pubblico.
Al festival è presente anche il cinema di genere, come l’apocalittico “La terra dei figli”, diretto da Claudio Cupellini, dall’omonimo fumetto di Gian Alfonso Pacinotti, uno dei principali fumettisti italiani; il documentario “Le cose che restano”, di Giorgio Verdelli, sul musicista Ezio Bosso; e il drammatico thriller “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, con Toni Servillo, Silvio Orlando.
“La nostra scelta si basa in parte sui film che vengono presentati nei principali festival internazionali, ma soprattutto nei Festival di Venezia e Roma, che sono un filo conduttore della cinematografia italiana. Siamo anche alla ricerca di film che non arriverebbero mai ai grandi festival in Brasile, ma che contengono una storia autentica, che in qualche modo ci portano a riflettere o ci fanno ridere di situazioni insolite, dove l’arte imita la vita o forse l’esatto contrario”, spiega Erica Bernardini, curatrice e direttrice del festival, affiancata da Nico Rossini, che è anche direttore della Camera di Commercio italo-brasiliana, che promuove il 16º FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO.
Già la retrospettiva esclusivamente on line “Le più belle colonne sonore del cinema italiano” consentirà al pubblico di tutto il paese di (ri)vedere e (ri)ascoltare film e brani ormai diventati classici, composti da Ennio Morricone, Nino Rota, Nicola Piovani, Ritz Ortolani, Andre Guerra, Valerio Vigilar e Piero Piccioni. Il momento clou della selezione di questo segmento sono opere di maestri come Federico Fellini (“I clowns”), Sergio Leone (“C’era una volta in America”), Dario Argento (“L’uccello delle piume di cristallo), Lina Wertmüller (“Mimì metallurgico ferito nell’onore” e “Film d’amore e d’anarchia”) e Damiano Damiani (“L’avvertimento”).
Per comporre la selezione di questa retrospettiva, Rossini e Bernardini hanno avuto accesso agli archivi della Cineteca Nazionale Italiana e, da lì, hanno realizzato la curatela. “Non esiste una classifica tra Ennio Morricone, cinque volte candidato all’Oscar, e infine premiato nel 2007 per tutte le sue opere, o Nino Rota, il compositore preferito da Federico Fellini, o i meno noti ma altrettanto importanti, come Nicola Piovani, Ritz Ortolani, Piero Piccioni”, spiega Rossini.
“Con così tanti musicisti importanti e la difficoltà di scegliere, abbiamo deciso di incrociare le colonne sonore con i migliori film. Abbiamo valutato l’importanza dei registi, degli attori, dei premi che i film hanno vinto non solo per le colonne sonore ma per le qualità intrinseche. E siamo rimasti molto sorpresi, positivamente, di vedere quanto sono attuali film di due o tre decenni, come i loro temi si applicano perfettamente con i tempi che stiamo vivendo, le ansie, i sogni, le difficoltà quotidiane, il senso della vita”, conclude.
Rossini sottolinea che fare un festival ibrido, con sessioni live e online, è una sfida, prevalentemente tecnica e commerciale, ma la soddisfazione è nell’ “avere un posto sicuro in questo, per noi, nuovo mondo, e quello di essere in grado di rendere disponibili i più bei film italiani a tutti i brasiliani, gratuitamente e direttamente a casa loro.”
Il duo dice che le scelte per la curatela non sono sempre facili, ma “le abbiamo prese con la massima cura e anche con la grande passione che tutti proviamo per il Cinema. Ora lasciamo che il pubblico giudichi la nostra scelta con la speranza che gli piacerà e che saranno entusiasti di vedere e rivedere i film.”