Il Brasile supera la crisi e presenta buone prospettive economiche anche per il 2010
24/02/2010
All’inizio del 2009 erano in molti a sostenere che il Brasile, come gli altri mercati dei paesi BRIC, avrebbe risentito duramente della crisi economico-finanziaria. A un anno di distanza la situazione appare molto diversa dalle previsioni degli economisti: il Brasile, sebbene sia stato uno dei paesi ad entrare più tardi nella crisi, è stato uno dei primi a uscirne e le prospettive per il 2010 sono piuttosto positive. La ripresa dell’economia brasiliana è apparsa già evidente dalla metà del 2009 ed è destinata a proseguire anche quest’anno: secondo le previsioni dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, l’economia del Brasile nel 2010 continuerà a riprendersi dalla crisi e ricomincerà a crescere ad un tasso del 5%. Anche il Presidente Lula (nella foto) e il ministro dell’Economia, Diego Mantega, si mostrano ottimisti e affermano che il Paese, a differenza di quanto accaduto in passato, si è dimostrato preparato nell’affrontare questa crisi economica: il Brasile, pur non essendone stato risparmiato, ha reagito velocemente e sembra stia facendo da traino per la ripresa degli altri paesi della regione.
Ai primi sintomi della crisi, il governo di Brasilia ha reagito adottando misure fiscali anticicliche, atte alla riduzione delle imposte e all’incremento della spesa pubblica. A tal proposito, alla fine del 2009, l’OCSE – che in diverse occasioni aveva elogiato la politica fiscale adottata negli ultimi anni, precedenti alla crisi – ha osservato che la continua espansione della spesa pubblica e dell’utilizzo degli stimoli fiscali potrebbe destabilizzare l’economia portando a conseguenze inaspettate.
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A cura di Interprofessional Network