Il Brasile comprerà il caccia T-50?

18/10/2013

La Russia propone al Brasile di aderire alla progettazione del caccia di quinta generazione. Il Т-50 potrebbe diventare il vantaggio principale che attirerà il Brasile alla cooperazione tecnico-militare con la Russia nel settore d'aviazione. Potenzialmente l'acquisto dei velivoli russi potrebbe fare dell'Aeronautica militare brasiliana una delle più forti nel mondo.

Il caccia per l'Amazzonia

Il Brasile sta scegliendo il caccia in una prospettiva pluriennale e la gara d'appalto per la fornitura di 36 velivoli F-X2 all'Aeronautica militare del Brasile non è ancora conclusa. Attualmente al concorso partecipano i caccia Gripen NG (compagnia svedese Saab), Rafale (la francese Dassault) e F/A-18E/F Super Hornet (Boeing). La prima gara d'appalto F-X è stata sospesa nel 2005 a causa del deficit dei mezzi finanziari, ma i motivi economici rimangono importanti ancora oggi, costringendo a rimandare la data dell'annuncio del vincitore.

Il russo Su-35 non partecipa alla gara, tuttavia i veri motivi della mancanza del velivolo russo tra i concorrenti non sono stati resi noti. Nello stesso tempo Rosoboronexport, la JSC «United Aircraft Corporation» e rappresentanti delle autorità non perdono la speranza di ottenere il contratto brasiliano, svolgendo trattative “fuori concorso”.

Il Su-35, evidentemente, ha un serie di vantaggi tecnici che permettono di considerarlo un velivolo ideala per il Brasile. È un aereo a due propulsori con grande autonomia di volo che facilita la manutenzione e aumenta la sicurezza del velivolo in condizioni di scarsa rete di aeroporti e grandi spazi da coprire, anche sopra il mare. Per qualità e possibilità di attrezzature e armamenti a gareggiare con il Su-35 può solo il «Super Hornet» che intanto cede per le caratteristiche tecniche di volo, incluso il raggio d’azione, velocità e manovrabilità.

Intanto si considerano le crescenti possibilità del Brasile come Stato di industria aeronautica e di seria concorrenza, solo i vantaggi tecnici non bastano per superare gli avversari nella gara d'appalto per F-X2. Però anche qui la Russia ha due assi nella manica. Il primo è la disponibilità di inserire il Brasile nella cooperazione di produzione del Su-35, passandogli il montaggio dei “propri” velivoli e, probabilmente, la fornitura di alcuni componenti secondari. Il secondo è la proposta del lavoro congiunto sul T-50.

L'adescamento della quinta generazione

Oggi il velivolo della quinta generazione, progettato dalla compagnia “Sukhoj” esiste in due aspetti. Il primo è il caccia russo T-50, creato nell'ambito del programma PAK FA (Futuro Sistema Aereo di Prima Linea) Il secondo è l'aereo con indice non ancora attribuito che è in fase di progettazione sulla base del T-50 nell'ambito del programma congiunto russo-indiano FGFA (fifth-generation fighter aircraft), destinato all'Aeronautica militare dell'India.

Il Brasile che ha un'industria aeronautica molto più potente rispetto all'India, oggi non ha un proprio programma od uno congiunto di progettazione del nuovo caccia. Intanto il velivolo di questa classe serve al Paese: le ambizioni politiche crescenti del Brasile nel Sud Atlantico richiedono un sostegno adeguato.

Nell'ambito marino-militare il Brasile ha già segnalato le proprie priorità, iniziando i lavori sul sottomarino nucleare. Nel settore dell'aviazione militare il caccia di quinta generazione può cambiare radicalmente le possibilità dell'Aeronautica miliare brasiliana e il T-50 è quasi una delle varianti più accettabili sia politicamente che economicamente. Si sa che l'esportazione del più potente caccia americano di quinta generazione F-22 Raptor è vietata e il caccia F-35 perde per caratteristiche sia contro l’F-22 che contro il suo analogo funzionale T-50. Tuttavia a differenza della Russia gli USA non mostrano il desiderio di inserire il Brasile nella cooperazione di costruzione per il loro nuovo velivolo.

Per la Russia tale cooperazione anche può essere vantaggiosa, primo: la crescita del mercato per il T-50 offre un altro punto d'appoggio garantendo in prospettiva la competitività dell'industria aerea. Secondo: la Russia può essere interessata allo scambio tecnologico con il Brasile nel settore dell'aviazione civile e qui entrambe le parti hanno offerte da proprorsi.

 

Fonte:
la voce della Russia