Il Brasile cerca investitori da Italia e Cina, in cambio offre esenzioni fiscali del 90%
11/04/2013
Esenzioni fiscali fino al 90% per 15 anni per le aziende italiane che investiranno nel Mato Grosso do sul, tra le regioni del Brasile più promettenti dove l'economia cresce del 16% l'anno. È l'offerta lanciata al mondo imprenditoriale italiano dal governatore dello stato sud americano, Andrè Puccinelli, (seguendo l'esempio del presidente Dilma Rousseff ) in visita al ministero dello Sviluppo economico. Un road show alla presenza delle più grandi aziende italiane (tra cui Fs, Finmeccanica, FederUnacoma ecc.), per attrarre investimenti in un Paese che, con un Pil di 24 miliardi di dollari, è in piena crescita economica.
«Tra i 27 stati brasiliani siamo i più attrattivi – afferma Puccinelli – perché oltre a ridurre le imposte comunali, regionali e federali, garantiamo agevolazioni per l'acquisto di macchinari, rilascio rapido delle licenze, concessioni di aree per nuovi impianti industriali». Il Mato Grosso do sul, grande come l'Italia ma con appena 2,5 milioni di abitanti, molto ricco di materie prime, chiede di tutto, dalle macchine agricole e di movimento terra (25 milioni gli ettari coltivabili), alle infrastrutture, a tecnologia e logistica. "Ci sono tutte le premesse per sinergie davvero importanti – ha detto il sottosegretario al Mise Massimo Vari presente ai lavori – dove l'imprenditoria italiana potrà portare il suo know how e i brasiliani offrire le migliori condizioni".
Il presidente dell'agenzia Ice, Riccardo Monti ha confermato come il governatore in prima persona si stia impegnando molto nella ricerca di nuovi investimenti, in particolare nel settore dei trasporti e infrastrutture, dove sono asfaltate 7mila km su 20mila e devono
Andrè Puccinelli, dopo l'Italia è atteso in Cina dove cercherà di attrarre capitali, importare macchine agricole e visiterà luna fabbrica del gruppo chimico BBCA Group, uno dei maggiori produttori di acido citrico al mondo.
Fonte:
Il Sole 24 Ore