Il Brasile analizza l’invito ad aderire all’OPEC+, un “club” che riunisce i principali esportatori di petrolio
30/11/2023
Se accettato, il Brasile diventerà un membro “alleato” insieme a Russia, Messico e Malesia. L’OPEC+ tiene riunioni periodiche per valutare l’offerta di petrolio nel mondo e influenzare il prezzo del barile
Di Lais Carregosa, Guilherme Mazui, g1 – Brasilia | 30/11/2023
Il governo brasiliano sta analizzando l’invito dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio Alleati (OPEC+) a diventare uno degli “alleati” del gruppo. L’informazione è stata confermata a g1 dal Segretariato governativo per le comunicazioni sociali, secondo il quale non è stata presa alcuna decisione riguardo all’invito. Secondo gli interlocutori del governo, la questione è all’esame del ministro delle Miniere e dell’Energia, Alexandre Silveira.
g1 ha chiesto una posizione ufficiale sull’invito ai Ministeri delle Miniere e dell’Energia, delle Finanze e degli Affari Esteri ed è in attesa di riscontri.
OPEC, OPEC+ e membri
L’OPEC, creata nel 1960, riunisce oggi 13 dei principali paesi fornitori di petrolio del mondo come Arabia Saudita, Iran, Iraq, Emirati Arabi Uniti e Venezuela. Tuttavia, altri grandi produttori come Stati Uniti, Canada, Brasile, Cina e Qatar non partecipano al gruppo.
L’acronimo “OPEC+”, con il simbolo più, comprende anche i cosiddetti “paesi alleati” – che non fanno parte dell’organizzazione stessa, ma agiscono congiuntamente in alcune politiche internazionali legate al commercio petrolifero e alla mediazione tra membri e non membri.
Tra gli alleati che compongono l’OPEC+ ci sono attualmente paesi come Azerbaigian, Bahrein, Malesia, Messico e Russia. I membri dell’OPEC+ tengono riunioni periodiche per valutare lo scenario dell’offerta di petrolio nel mondo e attuare tagli o aumenti della produzione, influenzando i prezzi del barile.
Fonte: g1