Il boom delle Ipo nei paesi emergenti
09/01/2009
Il 2007 sarà ricordato come un anno record per le nuove quotazioni in Borsa grazie soprattutto al boom registrato nei mercati emergenti, in particolare la Cina. Secondo i dati diffusi dalla Ernst & Young per i primi 11 mesi, il numero di Ipo (Initial Public Offering) ha infatti già superato quello dell’intero 2006, con una raccolta di 255 miliardi di dollari (per 1.739 Ipo) rispetto ai 246 miliardi di dollari dell’anno precedente.
Come un anno fa, Ernst & Young si aspetta inoltre l’impennata di fine anno: i dati preliminari relativi alle prime due settimane di dicembre davano infatti un capitale raccolto pari a 18 miliardi di dollari con ben 91 Ipo. Un livello di attività record, sottolinea la ricerca, raggiunto nonostante nel 2007 non ci siano state megaoperazioni analoghe a quelle verificatesi negli ultimi anni. Il maggiore collocamento del 2007 è infatti quello di VTB Bank in Russia, che ha raccolto 8 miliardi di dollari, di minore portata rispetto alla più grossa Ipo del 2006, quella della banca cinese ICBC per un valore di 22 miliardi.
Dai dati di Ernst&Young emerge che la spinta maggiore al fenomeno Ipo arriva sempre più dai mercati emergenti che vantano 14 delle 20 maggiori Ipo, contro le 9 del 2006. I Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) insieme hanno raccolto 106,5 miliardi di dollari con 382 Ipo, rispetto agli 89,6 miliardi e alle 302 operazioni dello stesso periodo del 2006.
In pole la Cina che da sola ha generato il più elevato numero di Ipo (209) rispetto a Russia, Brasile e India insieme (173). Per numero di quotazioni al secondo e terzo posto ci sono l’Australia (189) e gli Usa (178). L’ex Impero Celeste è al primo posto anche per capitale raccolto (52,6 miliardi di dollari), seguito da Stati Uniti (38,7 miliardi) e Brasile (29 miliardi). A livello di aree quella AsiaPacifico ha registrato il 46% delle Ipo globali, davanti al 35% dell’Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e al 14% del Nordamerica.
“L’aumento di attività nei mercati emergenti deriva dalla crescita delle loro economie e dal processo di globalizzazione del mercato dei capitali – ha commentato Gil Forer, direttore globale delle Iniziative Ipo di Ernst & Young . Questo ha portato alla crescita di nuovi centri d’investimento, mentre gli investitori cercano altrove nuove opportunità. Si conferma la tendenza delle aziende a preferire i propri listini nazionali”. E ha concluso: “Nonostante il clima di incertezza globale, la lista delle Ipo previste per il 2008 si presenta ben nutrita, soprattutto nei mercati emergenti”.
Fonte:
La Repubblica
sar. poz.