Il 28 maggio in Messico il vertice UE-AMERICA LATINA-CARAIBI per un impulso al partenariato strategico
09/01/2009
BRUXELLES aise – I 25 capi di Stato e di governo dell’Unione europea e i 33 capi di Stato e di governo dell’America Latina e dei Caraibi (ALC) si incontreranno il 28 maggio a Guadalajara (Messico) in occasione del loro terzo vertice.
Parteciperanno all’incontro il Presidente Prodi e quattro commissari (il commissario per le relazioni esterne Chris Patten, il commissario per il commercio Pascal Lamy, il commissario per l’agricoltura e la pesca Franz Fischler e il commissario associato per lo sviluppo e gli aiuti umanitari Joe Borg).
Il vertice dovrebbe compiere progressi significativi in due settori prioritari (la coesione sociale e l’integrazione regionale), promuovendo nel contempo la cooperazione biregionale nelle sedi multilaterali. Sarà il primo vertice dell’UE allargata.
Il dialogo approfondito con i paesi dell’America Latina e dei Caraibi sarà integrato da incontri bilaterali e regionali, ivi compresa una riunione ministeriale UE-Mercosur tesa a portare avanti i negoziati su un accordo di associazione.
Le priorità della Commissione in relazione al vertice (coesione sociale, integrazione regionale e multilateralismo) sono intrinsecamente correlate. Affrontare il problema dell’elevato livello di esclusione sociale nei paesi dell’America Latina e dei Caraibi contribuirebbe in maniera significativa a consolidare le istituzioni democratiche e promuovere lo sviluppo economico sostenibile.
La Commissione è impegnata a combattere l’esclusione sociale e la povertà in questa regione ed ha avviato una “iniziativa per la coesione sociale” il cui obiettivo è porre i problemi della coesione sociale al centro delle nostre relazioni, incoraggiando i governi dell’America Latina ad affrontare questa sfida attraverso il miglioramento delle politiche sociali e la riforma dei rispettivi sistemi fiscali.
Gli ulteriori interventi di integrazione regionale e subregionale accelereranno la crescita economica e concorreranno alla realizzazione di nuovi progressi nell’ambito del partenariato strategico biregionale UE-ALC. In termini economici, il rafforzamento dell’integrazione regionale aiuterà la regione a sfruttare le sue potenzialità e faciliterà l’inserimento dei singoli paesi nei mercati internazionali.
Dal punto di vista politico, esso aiuterà l’America Latina a diventare un attore più influente sulla scena mondiale.
Un sistema multilaterale efficace che ruota intorno all’ONU e che vede la partecipazione attiva dell’UE e dell’America Latina è indispensabile per affrontare i grandi problemi che affliggono il mondo: povertà; fame; violazione dei diritti umani; terrorismo; armi di distruzione di massa; traffici illeciti; HIV/AIDS; degrado ambientale.
Il primo vertice dei capi di Stato e di governo dell’America Latina, dei Caraibi e dell’Unione europea si è tenuto a Rio de Janeiro il 28 e 29 giugno 1999. L’incontro era stato organizzato con la volontà politica di rafforzare le relazioni biregionali e con l’obiettivo di promuovere i contatti in campo politico, economico e culturale al fine di sviluppare un partenariato strategico.
Il partenariato presenta tre dimensioni strategiche: un dialogo politico proficuo basato sul rispetto del diritto internazionale e sull’impegno delle due regioni a promuovere il multilateralismo; relazioni economiche e finanziarie solide basate sulla liberalizzazione completa ed equilibrata degli scambi e dei flussi di capitale; una cooperazione più dinamica e creativa nel campo dell’istruzione, della scienza, delle tecnologie, della cultura nonché sul fronte umano e sociale.
Il 17 maggio 2002 si è tenuto a Madrid il secondo vertice UE-America Latina. Oltre a consolidare il processo avviato a Rio de Janeiro, esso ha confermato l’impegno delle due regioni a sviluppare il partenariato strategico biregionale. Sono stati compiuti importanti progressi nell’attuazione degli impegni di Madrid, come ad esempio la firma dell’accordo di associazione UE-Cile (novembre 2002) e la conclusione dei negozianti riguardanti gli accordi sul dialogo politico e la cooperazione con l’America centrale e la Comunità andina, firmati a Roma nel dicembre 2003.
L’Unione europea è il secondo principale partner commerciale dell’America Latina. L’UE ha progressivamente rafforzato i suoi rapporti economici e commerciali con l’America Latina e ha più che raddoppiato il volume degli scambi tra il 1990 e il 2002. Le importazioni dell’Unione europea dall’America Latina sono aumentate da 26,7 a 53,7 miliardi di euro e le esportazioni dell’UE verso la regione hanno registrato un incremento da 17,1 a 57,5 miliardi di euro[1]. L’allargamento dell’Unione europea è destinato a rafforzare questo trend positivo. L’UE è anche la maggiore fonte di investimenti esteri diretti (IED) per l’America Latina. Il flusso di IED europei in America Latina ha raggiunto il livello massimo nel 2000 per poi diminuire negli anni successivi. Tuttavia, il volume complessivo degli investimenti UE in America Latina è cresciuto da 176,5 miliardi di euro nel 2000 a 206,1 miliardi nel 2002.
L’Europa è anche il principale donatore di aiuti allo sviluppo dell’America Latina. Oltre ai contributi dei singoli Stati membri, dal 1996 il bilancio CE per l’America Latina ha stanziato oltre 500 milioni di euro l’anno. Inoltre, tra il 2000 e il 2003 la Banca europea per gli investimenti ha investito 1.104 milioni di euro sotto forma di prestiti a favore di progetti di interesse reciproco.
(aise)