Grazie a Pix, il Brasile è già il secondo mercato di pagamenti istantanei più grande al mondo, secondo un rapporto

30/04/2024

L’anno scorso l’aumento delle transazioni in tempo reale nel Paese è stato del 78%, quasi il doppio del ritmo mondiale. L’India guida la classifica mondiale, con quasi la metà delle operazioni

Di Letycia Cardoso | 30/04/2024

Il Brasile è il secondo mercato di pagamenti istantanei più grande al mondo, con il 14% di tutte le transazioni globali, dietro solo all’India, che rappresenta il 49% delle operazioni. Nella classifica figurano ancora Thailandia (8%), Cina (7%) e Corea del Sud (3%).

I dati provengono dal rapporto Prime Time for Real-Time 2024, sviluppato dalla società di software per pagamenti in tempo reale, ACI Worldwide, in collaborazione con GlobalData, specializzata in dati e analisi globali. Lo studio è stato pubblicato oggi.

Nel 2023, dopo un aumento del 77,9%, i pagamenti in tempo reale in Brasile hanno raggiunto la cifra record di 37,4 miliardi di transazioni. A livello mondiale, i trasferimenti in tempo reale sono cresciuti del 42,2% a 266,2 miliardi.

Per Vlademir Santos, leader di ACI Worldwide in Brasile, i paesi sviluppati che dispongono di soluzioni di pagamento istantaneo simili a Pix non sono evidenziati nell’elenco perché l’adesione delle aziende è solitamente volontaria, il che rallenta l’implementazione. Nei paesi sottosviluppati, dice, i pagamenti istantanei sono stati incoraggiati perché riducono i costi di esecuzione delle transazioni e accelerano le attività bancarie.

– Il Brasile è il Paese in più rapida crescita nell’adozione dei pagamenti istantanei. Abbiamo già quasi 150 milioni di persone registrate. Stiamo dimostrando al resto del mondo che siamo un esempio da seguire – valuta.

Sempre secondo ACI Worldwide, l’anno scorso ogni brasiliano ha effettuato, in media, 19 trasferimenti tramite Pix al mese. E la stima è che questo numero salirà a 56,8 nel 2028. Nel frattempo, in India, ogni cittadino ha effettuato dieci transazioni istantanee al mese nel 2023, e la previsione è che arrivino a 18 in quattro anni. La Thailandia, dove i consumatori hanno effettuato una media di 28,4 transazioni al mese per persona, dovrebbe raggiungere i 44,9 trasferimenti nel 2028. Quest’anno, a livello globale, la previsione è che 575,1 miliardi di pagamenti siano istantanei e che i pagamenti in tempo reale rappresentino il 27,1% di tutti i pagamenti elettronici.

– Pur avendo già tante persone che utilizzano Pix, speriamo che venga utilizzato per tanti altri scopi, con un maggiore utilizzo della lettura dei QR Code, di nuovi prodotti, di aggregazione all’interno di altre forme di consumo. La previsione è che il Brasile diventerà il Paese con il più alto consumo pro capite al mondo, con un’azione efficace da parte della Banca Centrale del Brasile che discuterà dell’esperienza dell’utente – afferma Santos.

La frode è ancora una sfida

Una sfida, tuttavia, è la frode. Sebbene sia più semplice tenere traccia del denaro attraverso le transazioni digitali, i criminali hanno utilizzato l’ingegneria sociale per convincere le persone ad avviare transazioni sui propri dispositivi.

Un esempio è quando un amico riceve un messaggio dal presunto numero di telefono di un conoscente, con la sua foto, chiedendo soldi ed effettua il deposito, scoprendo solo successivamente che dietro la richiesta era un truffatore.

Questo lunedì, il presidente della Banca Centrale, Roberto Campos Neto, ha partecipato ad un evento a San Paolo, presso l’Insper, dove ha affermato che due terzi delle frodi sono ancora legate ai metodi di pagamento, cifra che supera le frodi creditizie. Nonostante ciò, ritiene che il problema possa essere risolto con la tracciatura dei trasferimenti e un maggiore controllo sui conti.

— Nel primo momento della digitalizzazione si finiscono per avere molte frodi, ma quando si riesce a controllare l’apertura dei conti, queste tendono ad azzerarsi. Se non ci fossero i “conti prestanome”(*), in Brasile non ci sarebbero quasi frodi. Se tutto è digitale e trasparente si riducono notevolmente le frodi.

(*): Il conto prestanome viene aperto con informazioni false o dati di terzi con l’intento di realizzare operazioni fraudolente nelle quali è molto difficile individuare il criminale. Soprattutto nel segmento bancario, questo tipo di conto serve a concentrare il denaro proveniente da altri conti.

Fonte: O Globo | Economia