Gli eco-incentivi serviranno a ridurre del 45% le polveri sottili

09/01/2009

di CRISTINA LATESSA

DOPO due anni tornano gli eco-incentivi per le due ruote: il ministero dell’Ambiente, d’intesa con Confindustria Ancma, ha stanziato 15 milioni di euro per svecchiare un parco circolante nella maggior parte ancora obsoleto (il 66% è rappresentato da euro zero) e tagliare del 45% circa le polveri sottili. «Una riforma vera, che coniuga ambiente, innovazione e lavoro, nell’ottica di contrastare un tasso di smog ancora troppo elevato – ha rimarcato il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio – Perciò abbiamo puntato a realizzare una riforma vera a tutela della salute dei cittadini cambiando il vecchio accordo del 2005 di stampo conservatore».

Secondo l’Ancma, gli incentivi favoriranno l’acquisto di 70.000 nuovi ciclomotori (+20% vendite nel 2007) che porteranno all’abbattimento totale in sei anni di 265 tonnellate di particolato, 11.466 tonnellate di idrocarburi e 20.580 tonnellate di monossido di carbonio. Il precedente accordo sugli eco-incentivi – come ha sottolineato il ministro – non prevedeva per esempio il contributo all’acquisto per biciclette e veicoli elettrici che caratterizza invece gli eco-incentivi 2007. Non solo, i nuovi eco-incentivi prevedono la copertura totale delle spese di demolizione anche senza contestuale acquisto di un nuovo mezzo.

Gli sconti per chi rottama un ciclomotore euro zero o comunque costruito fino a tutto il 2001 variano dal 10 al 30%, a seconda della maggiore prestazione ambientale del mezzo acquistato. Su tutti sono premiati i veicoli elettrici ai quali sono stati destinati 1,5 milioni di euro del totale. A fronte della demolizione di un ciclomotore euro zero si potranno ottenere per l’acquisto di una bicicletta il 30% del prezzo di listino, il 30% per un motociclo o quadriciclo a trazione elettrica e per un ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita; il 15% per un ciclomotore euro 2 a 4 tempi o comunque a basso consumo (2,3 lt per 100 km) il 15% del prezzo fino ad un massimo di 300 euro; per un ciclomotore euro 2 a 2 tempi l’8% del prezzo fino ad un massimo di 150 euro.

Fonte
Il Tempo