Fiat-Tata: intesa da 650 milioni
09/01/2009
Dopo alcuni mesi di messa a punto dei dettagli, Fiat Group Automobiles e Tata Motors hanno ufficializzato nella serata di giovedì una joint venture per produrre in India autovetture, motori e trasmissioni sia per il mercato del Subcontinente che per l’esportazione. In base all’accordo, le due case automobilistiche investiranno complessivamente oltre 650 milioni di euro in una società il cui nome sarà comunicato entro la fine di ottobre e di cui controlleranno ognuna il 50 per cento.
L’annuncio è stato fatto nel corso di una cena in onore del ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, a cui hanno partecipato la comunità imprenditoriale italiana di Mumbai e i loro partner indiani. Secondo D’Alema, la firma dell’accordo e l’incremento del 50% fatto registrare negli interscambi commerciali tra Italia e India «sono la conferma che dopo anni di disattenzione c’è un rinnovato interesse tra i due Paesi».
La joint venture produrrà localmente la Grande Punto e la Linea, le due vetture con cui la casa di Torino presidia i segmenti B e C del mercato, oltre alla prossima generazione di vetture con il marchio Tata. Le macchine saranno prodotte a Ranjangaon, nello Stato centro-occidentale del Maharashtra, dove è già in funzione una linea della Fiat che produce la nuova Palio.<
Oltre al settore auto, l'intesa prevede che le due case collaborino anche nel settore dei motori e delle trasmissioni: dai nuovi stabilimenti usciranno il motore diesel 1.3 Multijet di casa Fiat e i due motori Fire a benzina da 1.2 e 1.4 con le relative trasmissioni. Una volta a regime, gli stabilimenti di Ranjangaon e il loro indotto daranno lavoro a circa 4mila persone e saranno in grado di produrre più di 100mila vetture e 200mila motori e trasmissioni all'anno. Circa l'80% dei propulsori saranno destinati alle macchine dei due gruppi, con il restante 20% venduto ad altre case.
In linea con quanto annunciato in occasione dell'accordo siglato nel marzo del 2006, la Fiat affiderà la distribuzione indiana dei propri veicoli alla rete commerciale della Tata. Il network comune ai due marchi oggi conta su 65 concessionari che stanno già vendendo la Palio. Quando saranno immesse sul mercato anche la Grande Punto e la Linea, a metà 2008, il numero di rivenditori dovrebbe aver raggiunto le 100 unità.
Nei mesi scorsi Tata ha conquistato la seconda posizione tra i marchi più venduti in India, dietro il leader storico del mercato Suzuki Maruti che ancora oggi immatricola la metà delle auto nuove vendute, e davanti alla coreana Hyundai.
La presidenza della nuova società è stata affidata al managing director di Tata Motors Ravi Kant, mentre il suo vice sarà Alfredo Altavilla, senior vice president per il business development di Fiat Group Automobiles e chief executive officer di Fiat Powertrain Technologies. Il ceo della joint venture sarà Rajeev Kapoor, strappato a Hero Honda. Le macchine realizzate a Ranjangaon saranno prodotte principalmente per l'India dove il mercato dei veicoli passeggeri, pur in flessione per via del rialzo dei prezzi e della recente stretta monetaria operata dalla Banca centrale, tra aprile e agosto è cresciuto del 13,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Le due case non hanno escluso che una parte della produzione possa prendere la via dei mercati esteri dove i bassi costi della manodopera indiana potranno tradursi in un consistente vantaggio competitivo. Si tratta di una strada già seguita dalla Hyundai, uno dei marchi stranieri di maggior successo in India, che dai suoi stabilimenti vicino a Chennai, la città sulla costa orientale del Paese che ospita il più efficiente porto indiano, lo scorso anno ha prodotto 110mila vetture destinate ai mercati esteri.
Tra aprile e agosto 2007 le esportazioni indiane di veicoli passeggeri sono aumentate del 18,96%.
Fonte:
Il Sole 24 Ore