Ermolli: Fondo da 100 milioni per Pmi brasiliane

09/01/2009

Milano, 1 ott. (Apcom) – Un fondo da 100 milioni di euro (in valuta locale) per offrire finanziamenti a medio e lungo termine a piccole e medie imprese brasiliane che acquistano tecnologia italiana. È il progetto a cui sta lavorando Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, con il supporto della Rete Italia America Latina (Real) e della Banca interamericana di sviluppo (Bid) che insieme a Banco Do Brasil, Apex, Intesa SanPaolo e Sace stanno preparando una credit facility rivolta agli importatori brasiliani di tecnologia italiana. La facility, annunciata dal presidente di Promos, Bruno Ermolli, al seminario sull’America Latina in corso a Milano, sarà “presto operativa”.

Secondo Ermolli questo strumento è stato pensato per venire incontro alle piccole e medie imprese locali che hanno difficoltà di accesso al credito e consente “un efficace strategia di appoggio finanziario”.

Nel suo intervento al forum milanese, Bruno Ermolli ha ricordato il “rapporto di prossimità non solo fisica o diplomatica, ma culturale prima che economica e politica”, evidenziando come questo continente offra “oggi un profilo interessante per la crescita competitiva delle imprese italiane”. “In questi ultimi quattro anni – ha proseguito il presidente di Promos – l’economia dell’America Latina è cresciuta a ritmi sostenuti a una media del 4,7% e si sta integrando sempre di più nell’economia globale, rappresentando un partner interessante e affidabile per le imprese italiane”.

Secondo Ermolli è dunque necessario trasferire l’esperienza dei distretti industriali italiani in alcune realtà dell’America Latina, “ci sembra reciprocamente vantaggioso così come utile potrebbe essere un maggior coinvolgimento delle imprese italiane al programma delle grandi opere infrastrutturali” che prenderanno il via in molti di questi Paesi.

Infine Ermolli sostiene che: “Siamo orientati a incentivare processi di internazionalizzazione district to district in modo da rendere il trasferimento di attività produttive il più possible coordinato e integrato”. “Dobbiamo poi coinvolgere – conclude Ermolli – strutture finanziarie associative e di servizio per favorire l’inserimento delle imprese nelle reti lunghe della globalizzazione”. Oltre al Brasile da anni vero e proprio Paese-target per la Camera di commercio di Milano, anche Paesi come l’Argentina (“un’economia che corre a ritmi cinesi”) e la Colombia.

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Virgilio