Energia: Italia ultima in Europa per efficienza energetica
09/01/2009
Roma (Apcom) – L’Italia è al secondo posto in Europa per minor consumo di energia per unità di Pil e fanalino di coda nella classifica per lo sviluppo di tecnologie per l’efficienza energetica. Sono i risultati del “Rapporto sull’efficienza energetica nei paesi europei. La situazione dell’Italia”, presentati questa mattina dall’Enea e dall’Ademe (Agence de l’environment de la maitrise de l’energie), nel corso di un workshop svoltosi nella sede romana dell’Enea.
Secondo il Rapporto nel 2004 l’Italia è stato il secondo paese, tra i 25 dell’Europa, per minore intensità energetica e cioè per tonnellate equivalenti di petrolio (tep) utilizzate per prodotto interno lordo prodotto. Una posizione che non ha migliorato, rimanendo stabile nella sua posizione guadagnata dal 1990.
Nel rapporto sono stati sviscerati anche le diverse situazioni ed i trend relativi all’efficienza energetica nei Paesi dell’Unione Europea a 15 e a 25 e sono stati analizzate le misure adottate e i risultati conseguiti dai singoli Paesi europei a seguito delle Direttive dell’Unione Europea in campo energetico ed ambientale per il raggiungimento degli obbiettivi del Protocollo di Kyoto.
Nel campo dell’efficienza energetica il nostro paese è all’ultimo posto nella graduatoria europea, un indice che, come ha detto Stefano Faberi dell’Istituto di Studi per l’Integrazione dei Sistemi (Isis) e coautore dello studio , si basa su trenta indicatori (consumo di energia nel terziario, consumo carburante per passeggeri e merci, consumi elettrici e termici in settori strategici come le acciaierie, industrie chimiche, ecc.) che sono stati applicati sui 25 paesi Europei più la Croazia e Norvegia.
“L’efficienza energetica è centrale nel nostro paese – ha detto Luigi Paganetto, Presidente dell’Enea aprendo i lavori – e va considerata come un’esigenza da cui non si può prescindere perché è da essa che nel prossimo futuro verrà il contributo principale alla riduzione della CO2”.
Per ognuno dei 15 Paesi Membri sono stati presi in esame i dati relativi al periodo che va dal 1990 al 2005, riguardanti una serie di indicatori, quali: intensità, efficienza energetica ed emissione di CO2, relativamente al sistema energetico nazionale ed in particolare rispetto al consumo finale delle diverse fonti di energia, nei diversi settori di impiego: trasporti, civile ed, in particolare, industria. Il fine: quello di individuare le politiche e le misure per migliorare l’efficienza.
Ecco nel dettaglio le principali tendenze individuate per l’Italia : l’intensità energetica è aumentata nel settore industriale di circa lo 0,3% medio annuo dal 1990, con un picco negli ultimi quattro anni; è diminuita, invece, l’efficienza energetica, con una tendenza alla stabilizzazione negli ultimi anni, mentre in molti Paesi UE si assiste ad evidenti e spiccati miglioramenti.
Sembra, invece, leggermente migliorata dal 1990 ad oggi, l’efficienza energetica nel settore residenziale, con un tasso medio annuo dello 0,7%, comunque al di sotto del miglioramento che si è avuto per la UE-15.
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