Enel, in vista altro shopping in Brasile
12/05/2017
Milano Finanza – 12 maggio 2017 13:00
Enel, in vista altro shopping in Brasile
Il gruppo considera ancora interessante il mercato brasiliano, dove di recente ha acquisito Celg, e quindi potrebbe fare qualche altro acquisto. In Europa nel mirino piccole aziende nel settore delle rinnovabili. Impatto neutro da rinvio fine mercato tutelato. L'utile oltre le attese non basta a sostenere il titolo. Mediobanca: occhio al debito | Utile in rialzo oltre il consenso degli analisti
di Francesca Gerosa
Enel considera ancora interessante il mercato brasiliano, dove di recente ha concluso l'acquisizione della società di distribuzione Celg, e quindi se si presenteranno delle occasioni potrebbe fare qualche altro acquisto. "Se emergeranno opportunità potremmo fare altre acquisizioni in reti", ha affermato il direttore finanziario, Alberto De Paoli, all'agenzia Reuters al termine della conference call in cui ha presentato i risultati del primo trimestre approvati ieri.
Invece in Europa il gruppo non ha in programma grandi acquisizioni, ma potrebbe essere interessato a piccole aziende nel settore delle rinnovabili, ha aggiunto il direttore finanziario, ribadendo che i vertici della società sono contenti degli investimenti fatti in Spagna e non stanno pensando a cedere quote della controllata Endesa.
Per quanto riguarda, invece, la necessità di eventuali aggiustamenti al piano industriale approvato a novembre, De Paoli ha sottolineato "che i presupposti alla base del piano non sono cambiati e che gli obiettivi per il 2018 sono confermati". Il manager ha anche assicurato che, dopo l'istruttoria aperta ieri dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato nei confronti di Enel , A2a e Acea per verificare la natura abusiva di possibili strategie finalizzate a spostare al mercato libero la propria base clienti servita in maggior tutela e costituita da famiglie e piccole e medie imprese, il gruppo sta "collaborando con l'Antitrust". Tutto deve essere "in linea con le regole", ha detto.
E se il rinvio della fine del mercato elettrico di maggior tutela a luglio 2019 per Enel avrà "un impatto neutro", sicuramente "permette di dare più tempo ai consumatori", la Sen (Strategia energetica nazionale) presentata pochi giorni fa dal governo "è in linea con la nostra visione strategica", ha osservato il Cfo, precisando che il documento di consultazione "va analizzato nel dettaglio, bisognerà discuterlo e poi daremo i nostri suggerimenti".
A Piazza Affari il titolo Enel scende dello 0,66% a 4,532 euro anche se i conti del primo trimestre 2017 sono risultati superiori alle attese del consenso, ma senza grosse sorprese, secondo alcuni analisti. La società ha anche confermato i target 2017 con un ebitda a 15,5 miliardi di euro, un utile netto a 3,6 miliardi e un dividendo minimo di 21 centesimi per azione a fronte di un debito netto a 38 miliardi di euro.
"La trimestrale è stata buona con risultati superiori alle attese sopratutto a livello di utile netto ordinario, pari a 943 milioni di euro, +18,6% anno su anno, contro un consenso a 919 milioni", hanno notato gli analisti di Equita. Un utile "significativamente sopra le attese per le minori depreciation e i minori oneri finanzari, scesi oltre le attese".
Sull'ebitda ordinario, pari a 3,763 miliardi, la discesa anno su anno (-2,8%) era attesa per il negativo andamento del business in Spagna (-17,7%), in Europa (-39%) e in Nord America (- 37,2%), aree impattate dal cambio di perimetro per le cessioni, compensate dal buon andamento in Italia (+0,6%) e in America Latina (+28%). Mentre il debito è cresciuto a 39,282 miliardi (39,190 miliardi la stima del consenso) per l'impatto delle acquisizioni dello scorso anno.
Equita ha, quindi, confermato il rating buy e il target price a 4,7 euro sul titolo Enel, lo stesso giudizio di Icbpi (target price a 4,85 euro), di Kepler Cheuvreux (target price a 4,7 euro), mentre Banca Akros ha un rating accumulate e un target price a 4,50 euro. "Secondo noi i conti in calo sono già scontati negli attuali prezzi del titolo e quindi crediamo che il focus sia sul raggiungimento dei target del piano industriale. Restiamo positivi sull'azione anche perché continua a offrire un profilo rischio rendimento interessante con un rendimento del dividendo del 4,8%", si legge nella nota di Banca Akros.
S&P Global ha alzato il target price da 5 a 5,5 euro e confermato la raccomandazione strong buy. Non tutti i broker però sono così ottimisti. Banca Imi ha mantenuto il rating hold e il target price a 4,5 euro, giudicando i conti in linea con le sue attese e con la guidance 2017 della società, e Mediobanca Securities neutral con un target price a 4,30 euro. "L'ebitda ordinario è in linea con le aspettative del mercato. L'utile netto ordinario di 943 milioni di euro è del 3% superiore alla stima del consensus per via di più basse spese finanziarie. Dal lato negativo, il debito è aumentato del 7% a oltre 39 miliardi di euro a causa dell'interim dividend e del consolidamento di Celg, oltre che per l'effetto negativo del capitale circolante", hanno osservato a Mediobanca.
Fonte: https://www.milanofinanza.it/news/enel-in-vista-altro-shopping-in-brasile-201705121315346306