Enel cresce in Brasile e lancia l’Opa su Coelce

16/01/2014

Entra nel vivo l'operazione di restyling del gruppo Enel in Sudamerica. Un percorso di riacquisto delle tante controllate che nell'area fanno business nel settore dell'energia e che, nel corso del 2014, andranno a costituire un unico grande colosso che già oggi conta 14 milioni di clienti.

Attraverso la controllata cilena Enersis, il gruppo guidato da Fulvio Conti ha lanciato ieri un'opa totalitaria sulle azioni Coelce, azienda di distribuzione elettrica del Brasile. L'operazione riguarda il 42% della società – il 58% è già in pancia al gruppo – e la spesa potenziale, se tutti sottoscriveranno l'offerta pubblica di acquisto, è di circa 474 milioni di euro (645 milioni di dollari). Il prezzo proposto è di 49 reais brasiliani per azione (15,3 euro per azione) con un premio del 20,1 per cento. Considerando circa 120-140 milioni di euro di utile per il 2014 (consenso a 150 milioni di euro), l'acquisizione avviene a circa 10-12 volte l'utile, valore considerato da Equita «un multiplo tutto sommato ragionevole e con un potenziale beneficio sugli utili».


Secondo gli analisti di Mediobanca, l'operazione aumenterà il debito di Enel dell'1,2 per cento. Tuttavia, questa acquisizione, come le prossime, rientra nel programma di utilizzo del cash in derivante dall'aumento di capitale di Enersis lanciato l'anno scorso. E non andrà ad intaccare i target di debito previsti da Enel per i prossimi anni. L'operazione ha poi una valenza strategica in quanto è finalizzata a creare valore e a portare nelle casse del gruppo il 100 per cento dei dividendi delle minorities. L'opa in Brasile è solo la prima di una serie di operazioni di riacquisto che porteranno l'impegno complessivo a 1,5 miliardi. Tra le prossime società nel mirino figurano diversi gruppi tra cui la colombiana Codensa, la peruviana Edelnor e la brasiliana Ampla.


Intanto oggi il ministro dell'industria spagnolo, Jose Soria, dove Enel opera con Endesa, parlerà al parlamento sulle tariffe elettriche e l'asta e come intende organizzare le prossime aste, forse su base annuale.

 

Fonte:
il Giornale