Emigra con tre dollari in tasca e fa fortuna con i forni a legna

29/04/2015

E’ emigrato a 20 anni negli Stati Uniti con tre dollari in tasca, poi ha messo in piedi un’azienda, produttrice di forni per la cottura a legna, che esporta in tutto il mondo. Renato Riccio,67 anni, pontremolese, trasferitosi a Dallas, non ha mai dimenticato le origini. Da ragazzo sognava di diventare Paul McCartney perché suonava la chitarra nelle balere con il complesso « I Cicloni», poi decise il salto nel buio negli Usa per raggiungere una zia. Dapprima trovò lavoro come rappresentante, poi decise di mettersi in proprio. Ed è arrivato un successo incredibile dal Brasile alla Cina, al Giappone, all’India: il giro del mondo che nasce dall’idea di trasferire le tradizioni lunigianesi della cottura a legna, nei testi e nei forni alle frontiere americane. In pratica ha cambiato gli usi dei ristoranti Usa convincendoli ad installare prodotti marchiati « Renato Ovens» e suggerendo le tecniche per preparare il pane casereccio. I suoi forni non solo per cuocere la pizza, ma anche arrosti, tacchini, dolci e biscotti. Oltre a vendere questi prodotti consegna un prontuario con i suggerimenti di cottura. Renato Riccio ha poi ampliato la produzione con altri prodotti, ma dietro il progetto realizzato alle sue aziende di Dallas, c’era sempre l’idea dell’alimentazione del sua terra. « Ho capito che ero arrivato negli Usa per presentare agli americani un nuovo modo di cucinare – racconta -. Prima ho iniziato importando i forni dall’Italia, poi ho deciso di costruirli direttamente e il primo forno a legna in un ristorante di Dallas in Texas, dove abito, l’ho installato io nel 1981. Il locale si chiama Bell Air Grill e lo considero la pietra miliare della mia attività». Dopo molti anni come agente di commercio, per Riccio è stata una sorpresa vedere il decollo immediato della sua attività imprenditoriale. «La tendenza verso uno stile di vita più naturale ha creato domanda del mercato per la cottura a legna. Un tempo era possibile mangiare così solo nei ristoranti di lusso, ora i forni a legna sono arrivati anche nelle catene di ristoranti, nelle trattorie e nelle case comuni». Ma mister Renato ha provato a lanciare anche i testi di terracotta che si fabbricavano a Castagnetoli sino agli anni Cinquanta. Li ha modificati inserendo una resistenza elettrica sul fondo. Un’idea che sta trovando una larga affermazione in diversi stati come la California per la praticità. «Sto importando anche i testaroli che potrebbero essere un vero e proprio crack nell’alimentazione americana. Semplici da preparare in una cucina veloce e sintetica», aggiunge Riccio. L’imprenditore non ha dimenticato i sapori antichi della cucina di famiglia che ha pensato di esportare.

Fonte: La Nazione