Emergenza cibo, nascerà una task force dell’Onu

09/01/2009

GINEVRA
Occhi puntati su Berna, dove è riunito per due giorni il vertice Onu, al lavoro sul piano di battaglia per fronteggiare l’emergenza cibo. Uno “tsunami silenzioso”, quello legato all’aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti alimentari, che si sta abbattendo sui più poveri del Pianeta. Già venerdì scorso, Ban Ki Moon aveva lanciato un appello per una «azione immediata» e concertata che facesse fronte a una «reale crisi mondiale». Era dall’inizio degli anni ’70, dice all’Economist Josette Sheeran, capo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM), che nel mondo non si verificava una crisi alimentare della portata di quella attuale.

L’Onu dovrà venire incontro alla richiesta immediata di aiuto da parte dei molti Paesi, ma è sul lungo termine che si giocherà la partita più difficile. All’organizzazione internazionale spetta il difficile compito di mediazione fra i sostenitori del protezionismo e quelli a favore dell’apertura dei mercati, così come fra fautori ed avversari dei biocarburanti, contro i quali si scaglia in primis Jean Ziegler, relatore speciale Onu per il diritto all’alimentazione.

Intanto Jean Ziegler, relatore speciale Onu per il diritto all’alimentazione, ha rinnovato il suo appello per una «moratoria totale» sui biocarburanti, sotto accusa come tra i responsabili dell’impennata dei prezzi agricoli. L’esperto Onu ha poi denunciato le speculazioni, che sarebbero responsabili del 30% del rialzo dei prezzi dei prodotti alimentari, chiedendo l’inquadramento dei mercati delle derrate agricole sul modello dei mercati finanziari. Ziegler ha invitato i governi nel sostenerlo «per dare la precedenza assoluta alle culture di sussistenza».

Ban Ki-moon: «Nascerà una task force dell’Onu»
Una task force dell’Onu gestirà la risposta della comunità internazionale alla crisi alimentare mondiale. Lo ha annunciato oggi a Berna il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon al termine del vertice sull’emergenza cibo.

Per il Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon il «drammatico aumento del prezzo del cibo costituisce una sfida globale senza precedenti che colpisce i più vulnerabili. Sono necessarie misure a breve, medio e lungo termine».

La prima priorità sarà di nutrire gli affamati, ha detto lanciando un appello ai Paesi donatori a rispondere alle domande di fondi delle organizzazioni. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ed il presidente della Banca mondiale Robert Zoellick hanno chiesto oggi ai vari Paesi di non ricorrere al divieto delle esportazioni di beni alimentari in risposta all’emergenza cibo. Ban Ki Moon ha inoltre rivolto un appello a tutti i Paesi a correggere i sussidi all’agricoltura che distorcono il commercio internazionale.

Fonte:
La Stampa