Elezioni parlamentari del 9 e 10 aprile 2006
09/01/2009
L’11 febbraio 2006, dopo lo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, si è riunito il Consiglio dei Ministri che ha approvato il decreto che fissa la data delle elezioni per la domenica del 9 aprile e il lunedì successivo e indica il 28 aprile come la data della prima seduta delle Camere; quello che ripartisce i seggi assegnati alle diverse circoscrizioni, per quanto riguarda la Camera dei Deputati; quello che ripartisce i seggi assegnati diverse regioni, per quanto riguarda il Senato, riservando altresì le quote per la circoscrizione estero.
Si voterà domenica 9 aprile dalle ore 8,00 alle ore 22,00, e lunedì 10 aprile dalle ore 7,00 alle ore 15,00. Lo scrutinio delle schede, comprese quelle della circoscrizione estero, si inizierà subito dopo. Gli elettori: saranno 50.317.812, inclusi gli Italiani all´estero aventi diritto di voto. Da venerdì 24 febbraio a domenica 26 febbraio, i partiti e i gruppi politici potranno depositare presso il Ministero dell´Interno i contrassegni di lista, dichiarando l´eventuale collegamento con una coalizione di liste o con altre liste. Coloro che sono coalizzati dovranno consegnare il programma della coalizione, recante l´indicazione del leader della coalizione medesima; i partiti non collegati dovranno semplicemente indicare il capo del partito con il programma che lo riguarda.
Per la Camera dei Deputati un’eccezione è costituita dalla Val D´Aosta, dove l´unico seggio spettante alla Regione verrà attribuito col metodo maggioritario uninominale. Per il Senato le eccezioni sono costituite, oltre che dalla Val D´Aosta, dal Molise e dal Trentino Alto Adige. La Val D´Aosta eleggerà l´unico senatore col sistema maggioritario semplice; il Molise, eleggerà due senatori col sistema proporzionale ma senza premio di maggioranza, perché essendo i senatori da eleggere due non si può disporre di un posto per il premio; il Trentino Alto Adige, mantenendo il vecchio sistema, eleggerà sei senatori con sistema maggioritario semplice sulla base dei vecchi collegi uninominali (l´ultimo sarà eletto in base al recupero regionale dei voti non utilizzati). All´estero si vota col proporzionale puro e col voto di preferenza per eleggere dodici deputati e sei senatori.
La nuova legge prevede anche: 1) il voto a domicilio per gli elettori che, affetti da infermità che li obbligano a dipendere da apparecchiature elettro-medicali, non possono recarsi ai seggi; 2) il voto per corrispondenza per alcune categorie di elettori che si trovino temporaneamente all´estero (militari, dipendenti delle amministrazioni statali con i loro familiari conviventi, docenti e ricercatori universitari).
Quattro Regioni (Liguria, Lazio, Puglia e Sardegna) avranno la rilevazione informatica dello scrutinio (oltre allo scrutinio normale, si farà, in via sperimentale, anche uno scrutinio elettronico delle schede); mentre in Liguria sarà sperimentata la trasmissione informatizzata dei dati direttamente dal seggio.
Fonte: ministero dell’Interno