Economia: i Bric sono diventati 11
27/09/2010
MILANO (MF-DJ)–Una volta c'erano i Bric, i quattro Paesi emergenti (Brasile, Russia, India, Cina) resi famosi dall'acronimo coniato nel 2001 da Jim O'Neal, il capo economista di Goldman Sachs. Ora spuntano i Next 11, un gruppo di mercati emergenti che, secondo lo stesso strategist dell'investment bank americana, rispondono al meglio all'esigenza degli investitori di trovare nuove aree di sviluppo per diversificare i propri investimenti.
Si tratta di una sorta di nuova frontiera, si legge in un articolo di Milano Finanza, rappresentata dalle borse di Vietnam, Messico, Pakistan, Egitto, Corea, Nigeria, Turchia, Filippine, Indonesia, Bangladesh e Iran. La maggioranza di questi 11 listini da inizio anno ha registrato una crescita a doppia cifra percentuale. Tali performance hanno fatto si' che intorno ai Next 11 stiano nascendo nuovi prodotti finanziari. Per esempio, Castestone Management, societa' d'investimento londinese specializzata nelle commodity industriali e agricole, lancera' entro fine anno un fondo ad hoc, mentre il gruppo Bnp Paribas ha gia' elaborato un Etf Next 11, quotato sul listino di Parigi, che in realta' finora ne comprende solo 8 Paesi per ragioni di liquidita'. E altre case di investimento internazionali stanno studiando iniziative simili.
L'appeal dei mercati emergenti, complice la fase congiunturale difficile in cui si trovano Stati Uniti ed Europa, e' piu' vivo che mai, grazie alla grande massa di liquidita' presente sui mercati internazionali e in cerca di nuovi obiettivi. Nell'ambito di questo scenario i Next 11 presentano due vantaggi importanti: consentono di diversificare i portafogli e non sono correlati alle borse dei mercati sviluppati, sempre piu' sotto pressione.
Fonte:
Borsa Italiana