Economia creativa, il made in Italy va in Brasile

30/10/2013

Economia creativa: un binomio che si identifica perfettamente con il made in Italy. E che sceglie come palcoscenico il cuore economico del Sudamerica: il Brasile, con un Pil che lo pone all’ottavo posto fra le potenze economiche mondiali e un tasso di crescita che lo porterà fra le prime cinque nel giro di 10 anni, trainato dalle prospettive dei mondiali di calcio 2014 e delle Olimpiadi del 2016.

Un’opportunità da non perdere, sebbene sia un mercato difficile, dove vi è una competizione agguerrita da parte di produttori locali in molti settori in cui il nostro Paese eccelle – dalla moda, all’alimentare – e un livello di protezione alle importazioni certamente molto alto.

A San Paolo, dal 5 al 7 novembre, l’economia creativa sarà al centro di un Festival unico al mondo: tre giorni di eventi, mostre, esposizioni e meeting che si svilupperanno in una struttura scenica inusuale, simile a uno show televisivo, per far dialogare un selezionato pubblico brasiliano con i protagonisti dell’eccellenza creativa e industriale made in Italy, come gli architetti e designer Flavio Albanese e Aldo Cibic. Appuntamento clou, la mostra «Design nel Pallone», nel nome della passione per il calcio che unisce da sempre i due Paesi. I curatori, Giulio Iacchetti nel ruolo di «allenatore» e Francesca Molteni «direttore sportivo», guideranno undici giovani designer chiamati a reinterpretare altrettanti palloni da calcio, come esempio di stile italiano. 


Il progetto è curato da Diomedea, società italiana di ricerca e comunicazione che lavora con istituzioni e aziende europee e brasiliane nel mondo della moda e del design e da BRAZIL S/A, società che da quattro anni realizza, durante i Saloni del mobile milanesi, un evento/mostra sul design brasiliano.

 

Fonte:
Il Giornale.it