Draghi: «Interventi della Bce positivi Ora l’Europa torna a crescere»

11/03/2015

La Banca centrale europea «è in grado di stabilizzare le attese di inflazione» ed è fermamente intenzionata «a farlo, usando gli strumenti a sua disposizione». Queste le parole del presidente Bce Mario Draghi a un evento a Francoforte che ha illustrato le reazioni dei mercati dell’Eurozona dopo l’intervento del «quantitative easing», gli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce, iniziato lunedì. Per Draghi «gli ultimi indicatori sono di segno positivo e mostrano che la frenata della crescita in tutta Europa ha iniziato a invertire la rotta e le misure lanciate dalla Banca centrale europea sono quindi in grado di proteggere i Paesi dell’Eurozona dal contagio».

 

Euro debole e spread giù

Intanto l’euro scende sotto quota 1,06 dollari, ai minimi da 12 anni a questa parte, mentre la Bce continua a stampare moneta e prosegue sulla strada del quantitative easing. La moneta europea passa di mano a 1,0596 dollari, dopo un minimo dall’aprile 2013 di 1,0586 dollari. Euro/yen a 128,59, al minimo dall’agosto 2013. Dollaro/yen a 121,43. L’euro debole rende più competitive le imprese dell’eurozona sul fronte delle esportazioni. In forte calo il tasso del Btp decennale, sotto l’1,20% a nuovi minimi storici, con uno spread a 96 punti base. Tensione sulla Grecia, il cui spread torna sopra i 1.000 punti base a 1.018.

 

Ripresa

«La ripresa economica – ha aggiunto Draghi – può gradualmente ampliarsi e probabilmente rafforzarsi e il tasso di disoccupazione nell’area Euro è sceso in gennaio a un nuovo minimo da agosto 2012». Ma il presidente della Bce ha anche sottolineato che le recenti revisioni al rialzo della Bce sono condizionate dalla piena applicazione delle misure annunciate.

 

Borse

Dopo le parole di Draghi a Francoforte mercoledì mattina le borse europee hanno aperto tutte in territorio positivo nonostante la chiusura negativa di Wall Street, un ulteriore segnale di fiducia alla manovra di sostegno messa in campo dalla Banca centrale.

 

Fonte:
Corriere della Sera