Decarbonizzazione: accordo tra Germania e Brasile in vista di #Parigi2015

26/08/2015

La Germania e il Brasile lavoreranno insieme per promuovere la campagna di decarbonizzazione globale dell’economia. E’ una delle dimostrazioni più recenti degli impegni presi dai vari Paesi leader del mondo – almeno sulla carta – in vista della conferenza Onu di Parigi di dicembre 2015.

La cancelliera tedesca Angela Merkel e la presidente brasiliana Dilma Roussef si sono infatti incontrati per discutere principalmente di cambiamenti climatici e tematiche ambientali, concordi nel voler ottenere risultati molto concreti al termine dell’appuntamento di Parigi. E’ la prima volta che le 2 nazioni si ritrovano unite nel fare appello al resto del mondo per un’economia zero-carbon, con una dichiarazione d’intenti che proviene quindi dalle 2 economie più grandi dell’Europa e dell’America Latina, impossibile da ignorare  e di notevole impatto mediatico. Jennifer Morgan, global director del climate programme al World Resources Institute, ha così commentato: “Questo accordo ci dice che 2 Paesi con economie differenti condividono l’obiettivo della decarbonizzazione dell’economia mondiale, in una maniera non solo desiderabile ma raggiungibile. La loro visione comune che Parigi dovrà assicurare azioni più concrete da parte di tutti manda un segnale potente alla comunità internazionale”.

E la Reuters ha riferito intanto che la Germania si è impegnata a finanziare gli sforzi del Brasile per ridurre le emissioni. Angela Merkel ha annunciato un prestito per ridurre a zero la deforestazione al 2030 e sviluppare programmi di diffusione delle rinnovabili. Il ministero dello Sviluppo tedesco ha poi deciso di finanziare un registro delle terre rurali per monitorare proprio l’entità delle deforestazione nel tempo. Lo scorso mese intanto il Brasile ha raggiunto un altro accordo con gli Usa per la produzione del 20% di energia pulita e ripristinare 12 mln di ettari di foresta pluviale. In tutti i casi, il Brasile deve ancora presentare il suo Intended Nationally Determined Contribution (INDC) all’Onu, con il dettaglio degli impegni per arginare emissioni e degrado ambientale, sempre in vista del summit di Parigi. La Germania, come parte dell’Ue, ha invece da rispettare l’impegno del taglio delle emissioni di almeno il 40% entro al 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Fonte: Panorama.it