Dal 7 aprile dazi Ue sulle scarpe da Cina e Vietnam
09/01/2009
Via libera della Commissione Ue all’imposizione di dazi antidumping sul prezzo di importazione delle scarpe che provengono dalla Cina e dal Vietnam.
Il collegio dei commissari ha dato seguito alla richiesta del responsabile per il Commercio Ue, Peter Mandelson, giunta al termine di un’inchiesta che aveva messo in luce irregolarità nell’importazione dei prodotti calzaturieri dall’Estremo Oriente sui mercati del Vecchio Continente, dovute all’esistenza di sussidi di Stato inaccettabili in base alle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio.
I dazi saranno pari al 19,4% rispetto al prezzo delle calzature provenienti dalla Cina e pari al 16,8% di quelle fabbricate in Vietnam. «Queste misure antidumping – ha dichiarato il commissario Mandelson – ripareranno al danno causato ai produttori europei di scarpe di cuoio». «Noi – ha aggiunto il responsabile Ue – non colpiamo il naturale vantaggio competitivo della Cina e del Vietnam, ma solo le distorsioni ingiuste del commercio». Le misure entreranno in vigore il 7 aprile e saranno applicate progressivamente nell’arco di 6 mesi, dopo essere state oggetto di un braccio di ferro tra i Paesi europei produttori, Italia in testa, e gli importatori del nord Europa contrari ai dazi.
«La questione delle scarpe non è quella del tessile», ha comunque precisato Mandelson, con riferimento ad un altro problema che assilla da tempo i produttori europei, fortemente pressati da una concorrenza implacabile proveniente dai mercati emergenti dell’Asia.
Fonte:
Il Sole 24 Ore
M.Do.