Corte dei conti e Bce:”Attenti alle Pensioni”
09/01/2009
Il neopresidente Lazzaro: l’Italia ha l’età del ritiro più bassa d’Europa
Il costo del denaro nella zona euro aumenterà di un altro quarto di punto a giugno, fa capire da Francoforte il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, che invita i Paesi europei a risanare i loro bilanci approfittando della solida crescita economica in atto; da Roma la Corte dei conti rafforza il monito sui bilanci pubblici puntando il dito contro i costi della sanità italiana, il nuovo contratto degli statali e l’età di pensionamento («la più bassa d’Europa») mentre Prodi afferma che «il ruolo istituzionale della Corte dei conti trova un virtuoso parallelismo nell’azione del governo, ispirata al rigore economico e che sta consentendo un importante recupero sulla strada del risanamento».
A Francoforte il presidente della Banca centrale europea Trichet ha esibito una frasetta appena un filo contorta, «non dirò nulla che faccia cambiare le aspettative dei mercati per giugno», con la quale è riuscito abilmente a confermare (senza dirlo in maniera esplicita) che il prossimo aumento dei tassi Bce è fissato per il mese di giugno e che la sua entità sarà pari allo 0,25% portando il costo del denaro nella zona euro al 4%, come danno per scontato gli operatori e gli analisti. Uscendo dal consiglio direttivo della Eurotower di Francoforte, dove si è deciso di restare fermi (per ora) al 3,75%, il numero uno della Banca ha spiegato ai giornalisti che nei Paesi della moneta comune «la crescita economica è forte», che l’inflazione è prevista in calo a breve ma «in rialzo nella seconda metà dell’anno» e che in questa luce «l’attuale politica monetaria deve ritenersi accomodante», cioè (nel gergo dei banchieri centrali) bisognosa di una piccola stretta. «È certo – ha detto Trichet – che agiremo con fermezza e tempestività per assicurare la stabilità dei prezzi». Dal fatto che Eurolandia cresca velocemente (+2,3% nel 2007 e nel 2008 secondo le stime dell’Fmi pubblicate ieri) la Bce deduce che per i singoli Paesi è il momento buono per risanare i bilanci: «Le entrate fiscali migliori delle attese devono essere utilizzate per ridurre i deficit e il debito evitando politiche fiscali pro-cicliche», cioè di surriscaldare l’economia distribuendo risorse; un riferimento anche all’Italia.
Mentre la Bce diffondeva i suoi oracoli da Francoforte, a Roma la Corte dei conti confermava che in Italia il Pil cresce più del previsto e il debito pubblico comincia a calare, ma il nuovo presidente della magistratura contabile, Tullio Lazzaro, ha ammonito che «non bisogna dormire sugli allori». L’osservazione di Lazzaro che ha suscitato più polemiche è quella secondo cui «l’Italia è all’ultimo posto nell’Ue per l’età pensionabile: abbiamo l’età più bassa. Va trovata una soluzione politica, che non sta a me indicare». Qualche ora dopo, al presidente della Corte dei conti ha risposto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, secondo cui «se si parla dell’età legale è vero, in Italia è più bassa, ma se si considera l’età media effettiva alla quale si smette davvero di lavorare, gli italiani sono in media con l’Europa».
Durante la cerimonia di insediamento alla presidenza della Corte dei conti, Lazzaro ha avuto parole di apprezzamento per il risanamento dei conti in atto, ma lo ha attribuito «per la gran parte all’aumento delle entrate»; adesso «ci vuole una grossa attenzione alle spese in settori sensibili come la sanità» mentre sul contratto degli statali «non posso anticipare giudizi – ha detto – ma è noto che molte falle di ordine finanziario si trovano nei contratti integrativi». Discostandosi in parte dalle indicazioni della Bce sulla destinazione dell’extra-gettito fiscale, il presidente della Corte ha dichiarato che dovrebbe essere dedicato «all’ulteriore riduzione del debito ma anche a stimolare l’economia». In che modo? «O con gli sgravi alle imprese o aumentando il potere di acquisto dei cittadini».
Fonte:
La Stampa