Confindustria: Made in Italy in Brasile con 250 imprese

09/01/2009

ANSA – ROMA, 25 mar – Il Made in Italy sbarca nel mercato più importante dell´America Latina, il Brasile, per consolidare la sua presenza.

Cinque giorni, tre tappe in programma ed un unico obiettivo: far conoscere le opportunità del mercato brasiliano alle imprese italiane, al fine di renderle appetibili non solo alle grandi ´griffes´ ma anche alle piccole e medie imprese.

A guidare i 250 imprenditori italiani in Brasile saranno il ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, il presidente dell´Ice, Umberto Vattani ed il numero uno dell´Abi, Maurizio Sella. La missione, che partirà lunedì 27 marzo e si protrarrà fino al 31, toccherà le città di Belo Horizonte, San Paolo e Porto Alegre e si concentrerà su alcuni settori di interesse, selezionati con l´aiuto dell´organizzazione industriale di San Paolo, la Fiesp: si tratta di infrastrutture, agroindustria, elettronica, elettrotecnica, moda, design e turismo.

Fra gli altri comparti di interesse per le aziende italiane figurano la cantieristica, i porti, la logistica, l´ampliamento delle reti autostradali, e il trasporto merci e passeggeri. A Belo Horizonte le imprese italiane avranno modo di partecipare ad un seminario dedicato alle opportunità di investimento nello stato di Minais Gerais.

Durante l´incontro verrà fornito ai partecipanti un quadro completo sul piano di incentivi fiscali offerti dal governo brasiliano per realizzare delle partnership fra il settore pubblico e quello privato. Il culmine della missione, comunque, sarà San Paolo, dove si terrà il Forum economico italo-brasialino che costituirà l´occasione per lanciare un forte messaggio di rinnovato interesse del sistema imprenditoriale italiano a diventare partner di riferimento del Brasile. Federexport, Assindustria Vicenza, Assindustria Verona e Piccola Industria di Confindustria continueranno poi la visita, spostandosi a Porto Alegre.

Per Montezemolo quella in Brasile è la terza missione-Paese fuori dai confini europei, dopo Cina e Turchia. La Confindustria, alla luce del forte interesse manifestato dalle imprese italiane, ha fatto del Brasile una priorità strategica nel quadro delle sue iniziative internazionali. Sono già diverse le grandi imprese italiane presenti in forze nel Paese: Pirelli è lì da oltre 80 anni, mentre Fiat da quasi 40.

Ci sono poi Eni, Telecom, Enel, Finmeccanica ed altre centinaia di imprese piccole e medie che negli ultimi quattro anni hanno portato in Brasile investimenti per 4 miliardi di dollari. A fare del Brasile un polo di attrazione per gli investimenti italiani sono, fra l´altro, la stabilità economica, l´avanzato processo di riforme strutturali, il programma di privatizzazioni. Nell´ultimo biennio il Brasile ha riportato tassi di crescita medi del 4%. L´Italia è però solo l´ottavo partner commerciale del Brasile, con cinque miliardi di dollari di interscambio: nei primi 11 mesi del 2005 le esportazioni italiane sono aumentate del 14% a 1,85 miliardi di euro.

Secondo uno studio realizzato da Sace e Oxford Economic Forecasting, per il 2006-2009 le vendite italiane in Brasile saliranno di circa l´8% l´anno.

Fonte:
(ANSA)