Con le CCIE, il Made in Italy è protagonista nel mondo

09/01/2009

Il Presidente di Assocamerestero Edoardo Pollastri ed il Ministro Bonino hanno presentato il Piano dei Progetti 2007 delle Camere di Commercio Italiane all’Estero: in tutto, oltre 1.600 attività, per un ammontare complessivo che supera i 50 milioni di euro

Un vero e proprio sistema dedicato alla promozione e al rilancio del nostro Paese, una rete di organizzazioni di natura privata che operano in una logica istituzionale di servizio diretto alle imprese per promuovere l’internazionalizzazione e radicare la presenza italiana sui mercati mondiali e anche soprattutto per sviluppare partnership tra imprese italiane ed estere. Questo uno dei concetti ribaditi oggi dal Presidente di Assocamerestero, Edoardo Pollastri, e dal Ministro del Commercio Internazionale e delle Politiche Europee, Emma Bonino, nel corso della presentazione alla stampa del piano delle attività delle Camere di Commercio Italiane all’Estero per il 2007, svoltasi presso il Ministero delle Politiche Europee.

Per iniziare, qualche numero: sono infatti 73 le Camere di Commercio Italiane attive in 48 Paesi del mondo che coprono l’84% delle esportazioni complessive italiane. Circa il 70% dei 23 mila soci delle 73 Camere che partecipano ad Assocamerestero è costituito da società o professionisti esteri che vogliono accrescere le relazioni economiche con il nostro Paese e avviare o mantenere un dialogo costante con il sistema produttivo italiano.

In questi anni, le Camere di Commercio Italiane hanno promosso il made in Italy sui propri mercati di riferimento incrementando la copertura territoriale della rete (cresciuta dell’11% nel periodo 2000-2006), ma anche sviluppando servizi innovativi e realizzando una maggiore interazione con i soggetti italiani che operano nella promotion. In sviluppo costante l’attività delle Camere, come testimonia l’incremento della quota finanziaria diretta a progetti di promozione aumentata quasi del 25% negli ultimi quattro anni. Dal 2000 si è passati dai circa 28 milioni di euro di spesa ai 50 milioni previsti per il 2007 di cui circa 43,5 milioni per iniziative approvate dal Ministero del Commercio Internazionale.

Poco meno del 70% delle iniziative 2007 sono dirette alla realizzazione di partnership, alla conclusione di affari e all’assistenza e consulenza per le pmi, per un ammontare di circa 29 milioni di euro. A queste si affiancano le azioni di informazione operativa per le imprese, che rappresentano quasi il 16% della progettazione 2007. Oltre la metà dell’insieme dei progetti che le Camere hanno in programma di svolgere nel corso del 2007 sarà realizzato seguendo la formula della promozione integrata: progetti di valorizzazione delle ‘tipicità’ di un territorio quindi economia, cultura e turismo in collaborazione con Regioni, Comuni, Associazioni territoriali e settoriali.

Innovazione, flessibilità e multilateralità sono le parole chiave del sistema camerale all’estero per essere in linea non solo con la domanda del mercato estero, ma anche con l’evoluzione del sistema produttivo italiano, puntando a valorizzare aspetti sofisticati e tecnologicamente avanzati, legati ad alcuni settori economici e produttivi.

Una delle maggiori innovazioni del 2007 è lo sviluppo, da parte di 57 Camere, di progetti collegati alla novità e strategicità di temi o settori economici finalizzati alla ricerca di un vantaggio competitivo delle PMI italiane. Tra questi il progetto pilota del Ministero del Commercio Internazionale per l’apertura di punti informativi presso le Camere dei Paesi di nuova e prossima adesione all’Unione Europea al servizio delle imprese che intendano partecipare ai programmi comunitari 2007-2013 (il 43% delle iniziative 2007 riguarda l’area europea allargata compresa la Turchia) e il progetto di promozione per lo sviluppo della cooperazione internazionale nell’imprenditoria femminile.

Ma anche biotecnologia, nanotecnologia ed energie rinnovabili sono i settori che coinvolgono in progetti specifici oltre il 50% delle Camere nel mondo, grazie anche a partnership già collaudate in precedenza con Università, Centri di Ricerca e Business Innovation Center.

Fonte:
Italplanet