Commercio estero: crolla l’attivo nel 2003
09/01/2009
L’andamento del commercio estero italiano ha mostrato nei dati complessivi del 2003 una marcata debolezza in entrambi i flussi dell’interscambio. Ma il calo più sensibile si è registrato per le esportazioni, che sono diminuite in misura significativa, sia verso i paesi dell’Unione europea che in quelli extra Ue.
Il declino dell’export risente, in particolare, della persistente stagnazione della domanda mondiale e del forte apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro, che spiega in gran parte la flessione delle vendite sui mercati extraeuropei. I soli modesti risultati positivi sono stati messi a segno con i paesi candidati all’Ue, la Turchia, la Russia e, in Europa, con la Spagna e la Svizzera; mentre le riduzioni più accentuate riguardano gli Stati Uniti, l’America latina e alcuni paesi asiatici.
La posizione competitiva del made in Italy è, inoltre, minacciata dalla crescente penetrazione delle merci provenienti dalla Cina (e rilevanti per il modello di specializzazione italiano) sui principali mercati di sbocco delle nostre esportazioni.
Il Sole 24 Ore