Commercio estero: bilancia in rosso per il caro petrolio, ma riprende quota il made in Italy

09/01/2009

Vola il deficit (-14,4 miliardi di euro) nei primi sei mesi di quest’anno, a fronte di un saldo negativo di 6,8 miliardi nello stesso periodo del 2005.

Sono in crescita nel gennaio-giugno entrambi i flussi di interscambio con l’estero: export +10,6% e import +15,2% nei dati tendenziali in valore. Più contenuta è invece, ma favorevole, la dinamica degli scambi di merci in volume, con le esportazioni (+3%) che sopravanzano le importazioni (+2%) nel consuntivo dei primi cinque mesi del 2006.

Ripartono le vendite nei paesi dell’Unione europea (+8%); sono in ripresa gli Stati Uniti, la Svizzera, l’area Opec, la Cina e i paesi emergenti dell’Asia, ma torna in frenata il Giappone. Continuano ad andare bene la Turchia, la Russia, l’America latina e in Europa i paesi non Ue.

I forti rincari del petrolio pesano sui conti con l’estero anche nel 2006 e ne spiegano il sensibile peggioramento rispetto agli anni precedenti, mentre recuperano importanti settori del made in Italy, dai macchinari ai mezzi di trasporto, prodotti in metallo, mobili e alimentari.

Bolletta energetica a 26 miliardi nei primi sei mesi del 2006, oltre 8 miliardi in più dello stesso periodo 2005.

Fonte:
Il Sole 24 Ore