Coldiretti, Italia prima in Europa per imprese guidate da under 35
18/11/2016
I giovani italiani doppiano i coetanei tedeschi quanto a nuove iniziative imprenditoriali. Sono 600 mila le aziende con un capo sotto i 35 anni. Con un ritmo di nuove aperture pari a 325 al giorno, nei primi nove mesi del 2016. Boom al Sud, nel commercio al dettaglio e in agricoltura
di VALENTINA CONTE
Bamboccioni a chi? I nuovi dati, rielaborati dalla Coldiretti nella ricerca "Bamboccioni a chi? I giovani italiani che fanno l'impresa", rivelano che le imprese giovani sono il 9,8% delle pmi italiane e quasi un terzo delle nuove aperture nel 2016. Un risultato che solo apparentemente stride con il 67% degli under 34 ancora a casa con mamma e papà, la percentuale più alta in Europa dopo la Slovacchia.
Famiglia come palestra. "La famiglia in Italia è un punto di riferimento perché ha le risorse per sopportare meglio la crisi, ma è anche un presidio di imprenditorialità diffusa", ragiona il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. "In molti casi è una palestra ed un trampolino di lancio per consentire ai giovani di esprimere la propria creatività". E in effetti le imprese familiari in Italia sfiorano il 60% nel mercato azionario e il 90% in settori come l'agricoltura.
Commercio e agricoltura i preferiti. Ma quali sono i i settori di interesse degli under 35? Su 90 mila nuove imprese, aperte tra gennaio e settembre di quest'anno (mentre 40 mila chiudevano), 11 mila sono nel settore del commercio al dettaglio, 7.569 in agricoltura e allevamento, oltre 7 mila nelle costruzioni specializzate, 4.717 in attività di ristorazione e 2.882 nei servizi alla persona. Dal punto di vista territoriale, vince il Sud (34.334), seguito da Nord Ovest (21.611), Centro (18.064) e Nord Est (quasi 14 mila).
Piccolo è bello. L'Italia è al top in Europa anche per l'alto numero di piccole e piccolissime aziende (e la polverizzazione non sempre è un vantaggio): 3,8 milioni contro 2,9 milioni del Regno Unito, 2,7 milioni della Polonia, 2,4 milioni della Germania, 2,2 milioni della Spagna e poco sopra i 2 milioni della Francia. Ma dei quasi 4 milioni di pmi tricolori, il 30% è guidato da under 40, contro il 33% di Londra, il 35% di Varsavia, solo il 21% di Berlino, il 28% di Parigi e come Madrid.
Agricoltori di prima generazione. Molte new entry si registrano nel settore agricolo. Secondo un'analisi Coldiretti/Ixe', la metà degli agricoltori di prima generazione (che vengono da altri settori o da diversi vissuti familiari) è dotata di laurea, il 57% ha fatto innovazione, il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più contento di prima. Tra l'altro, le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% e il 50% di occupati per azienda in più.
Sgravi per le assunzioni. La legge di bilancio, ora all'esame del Parlamento, prevede poi l'esonero dei contributi previdenziali al 100% per le assunzioni dei giovani agricoltori under 40 per i primi tre anni. E poi del 66% e 50% per il quarto e quinto anno. "Abbiamo costituito una apposita task force che opera anche a livello territoriale per sostenere i giovani interessati con tutte le informazioni, ma anche tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito", assicura la delegata nazionale dei giovani della Coldiretti Maria Letizia Gardoni.
Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2016/11/17/news/coldiretti_italia_prima_per_imprese_guidate_da_under_35-152164851/