Cina, India e Brasile, cresce l’export italiano

10/02/2010

ROMA – Migliora il quadro congiunturale delle esportazioni italiane verso i paesi extra-Ue. Crescono, rispetto al mese precedente, soprattutto le vendite verso Cina, India e Brasile. È un segnale di quel ridisegno della geografia economica mondiale che vede le più grandi economie emergenti ormai saldamente inserite ai vertici delle graduatorie mondiali per dimensione dell?export e del prodotto. A fronte di una corsa allo sviluppo che la crisi 2008-09 non ha significativamente intaccato, si pone la questione del modello di crescita che caratterizzerà gli anni a venire. Rimarrà la spinta export-led ovvero, anche attraverso un riequilibrio globale dei tassi di cambio, ci sarà una ricomposizione a favore dei consumi interni. Quello che accadrà in Cina e in India avrà importanti conseguenze sul resto del sistema produttivo mondiale e, anche, sul futuro manifatturiero dell'economia italiana.

Banche, l'impatto delle misure Bri. Il sistema finanziario internazionale entra in una nuova fase del suo processo di ristrutturazione, quella della revisione dell'intero impianto normativo. È un passaggio delicato, specie in Europa dove le banche intermediano circa i due terzi dei finanziamenti necessari all'a ttività produttiva, diversamente dagli Stati Uniti ove la parte più preponderante dei finanziamenti viene raccolta direttamente sul mercato. La modifica delle regole del gioco se ha lo scopo di evitare il ripetersi di crisi di intensità analoga a quella del 2007-08 inevitabilmente condiziona in misura diversa ritmi e prospettive di sviluppo dei vari sistemi creditizi e dei singoli operatori. Un primo esempio della complessità delle possibili ricadute è offerto dallo studio di impatto redatto dalla Banca dei Regolamenti Internazionali sulle misure che entreranno in vigore all'inizio del 2011 e riguarderanno la copertura patrimoniale dei rischi attribuibili al portafoglio di trading.

Fonte:
La Repubblica