Ciampi, le polemiche distolgono dai problemi

09/01/2009

«Seguo con attenzione i problemi dell’informazione. Il messaggio alla Camere del 2002 su questi temi sarà unico di mio settennato

ROMA – «È sbagliato guardare solo al cortile di casa e concentrare energie in dispute e polemiche, che spesso durano quanto la fiammata di un fiammifero, che sottraggono energie, distraggono da un impegno straordinario qual è quello necessario per la difesa del nostro modello di civiltà, per il rilancio della nostra economia». È il richiamo del presidente
della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a perseguire l’interesse comune dell’Italia. «Molto più che in passato, serve un’apertura internazionale, una informazione attenta a ciò che accade in Paesi lontani».

INFORMAZIONE – La consegna dei premi Saint Vincent di giornalismo al Quirinale ha inoltre permesso al capo dello Stato di dire che segue «con attenzione e partecipazione i problemi dell’informazione. Non a caso il mio unico messaggio inviato alle Camere è quello del luglio 2002, dedicato al pluralismo dell’informazione, all’importanza dell’informazione radio-televisiva e anche di quella della carta stampata. Credo che rimarrà l’unico vero messaggio del mio settennato».

Tutti i protagonisti del mondo dell’informazione devono svolgere pienamente il loro compito con una apertura che sia sempre più internazionale: i giornalisti, gli editori e, ovviamente, la Rai. Ciampi ha voluto ribadire l’importanza della tv nazionale: «Deve fare la sua parte anche il servizio pubblico radiotelevisivo, che è essenziale per il ruolo che svolge nell’informazione da tutto il mondo».

COMMOZIONE NEL RICORDARE GIOVANNI PAOLO II – C”è stato anche un momento di commozione per il capo dello Stato durante il suo discorso quando si si è rivolto a portavoce della sala stampa Vaticana Joaquin Navarro Vals, uno di coloro che sono stati insigniti del premio. «Per tanti anni al fianco di un uomo straordinario che ha segnato la storia del mondo contemporaneo: Giovanni Paolo II». Nel farlo, il presidente della Repubblica si è interrotto e, quando ha proseguito, la sua voce era incrinata dall’emozione. «Non si è ancora spenta in tutti noi la commozione per la sua scomparsa». Ciampi si è fermato, un applauso lo ha incoraggiato a continuare. «Non si spegnerà mai – ha ripreso il capo dello Stato – la nostra gratitudine per la sua opera di pace. Oggi – ha concluso – voglio solo ricordare che Giovanni Paolo II ha dato al mondo un esempio di comunicazione moderna, aprendo un dialogo con i giovani che ha varcato le differenze di generazione, le differenze tra costumi, etnie, religioni».

Corriere della Sera
09 giugno 2005