Censis: Riforme, Sanità e Previdenza tra le priorità degli italiani
09/01/2009
La sanita’ e la previdenza sono i due settori sui quali si concentrano maggiormente le aspettative da parte degli elettori (alle recenti politiche 2006) di provvedimenti di riforma radicali. La sanita’ per il 37,6% degli italiani, +3,4% rispetto al 2001, e la previdenza per il 31,6%, +5% rispetto al 2001. E’ quanto emerge dalla ricerca svolta dal Censis su un campione di 2.000 italiani intervistati all’uscita dei seggi alle ultime politiche del 9 aprile scorso.
La ricerca e’ stata presentata oggi presso da sede del Censis da Francesco Maietta, ricercatore, Giuseppe Roma, direttore generale, e Giuseppe De Rita, segretario generale della Fondazione. Il dato e’ interessante perche’ la sanita’ e’ un settore nel quale sono state attuate piu’ volte riforme senza che, a quanto pare, si ottenessero risultati percepiti dai cittadini come definitivi, e la previdenza e’ stata di recente oggetto di un’importante riforma, che pero’ non deve aver influito sull’insoddisfazione degli italiani.
Cresce la voglia di cambiamento anche riguardo alla scuola (19,1%, +3,2%) e alle norme di tutela dei lavoratori (16,7%, +4,3%). In altri settori, rispetto al 2001, segnala ancora il Censis, e’ scemata la domanda di riforma degli italiani: la giustizia (indicata dal 26,8% degli intervistati, -5,2% rispetto al 2001), il sistema elettorale (-5,7%), il fisco (-4,7%). Tale ”agenda delle priorita”’ segnala insoddisfazione per settori in cui e’ ancora alta la copertura pubblica e, quindi, appare essenziale leggere i dati in relazione alla funzione che le diverse istituzioni, secondo gli elettori, devono esercitare in via prioritaria.
Oltre il 46% degli italiani intervistati ritiene che nella nuova distribuzione dei poteri tra le istituzioni occorra privilegiare il ruolo dello Stato per assicurare l’equilibrio tra le varie parti del Paese (quota che cresce di quasi 13 punti percentuali rispetto al 2001), il 31,9% (era il 39% nel 2001) ritiene che vada rafforzato il ruolo delle Regioni poiche’ rappresentano gli interessi del territorio, e il 21,9% (era il 27,7% nel 2001) quello degli Enti locali perche’ sono le istituzioni piu’ vicine ai cittadini.
PIU’ FIDUCIA NEI POLITICI MA IL PRIMATO E’ DEGLI IMPRENDITORI.
Sempre per quanto riguarda la politica, il Censis evidenzia come la maggioranza degli italiani abbia con essa un rapporto definibile non continuativo, poiche’ se ne interessa ”in modo discontinuo” (39,2%) oppure ”di rado” (39,1%): Le sacche degli italiani ”piu’ militanti”, che si dichiarano ”coinvolte” nella politica sono il 13,3% degli intervistati, mentre l’estraneita’ assoluta ad essa riguarda l’8,5%. Tuttavia tale rapporto generalmente ”discontinuo” non inficia la convinzione nella netta maggioranza ”dell’importanza del voto”: il 65% degli elettori pensa che il proprio voto puo’ contribuire a determinare molto o abbastanza il futuro del Paese e il 60,9% ritiene che i risultati elettorali influiranno concretamente sulla propria vita. ”Le elezioni contano” e’ lo slogan che accomuna larga parte degli italiani, nonostante gli stessi tendano a diversificarsi notevolmente sui temi della politica. Insomma, prevale ancora la sfiducia nella classe politica, per il 58,3% degli intervistati, anche se il confronto con i dati nelle precedenti politiche mostra come la fiducia nella politica sta lentamente crescendo: gli italiani che dichiarano di avere ”molta o abbastanza fiducia nei politici” passa dal 36% del 2001 all’attuale 41,7%. I maggiori detentori del potere in Italia, secondo gli elettori, sono i grandi imprenditori e gli uomini dell’alta finanza (38,7%). Il confronto con il 2001 indica una riduzione netta del potere della politica rispetto all’economia.
LA TELEVISIONE: CANALE PRIVILEGIATO PER CAPIRE CHI VOTARE.
Per il 74% degli intervistati la televisione e’ il principale canale di raccolta di informazioni utili per la propria scelta di voto. I giornali sono la principale fonte di informazione politica per il 27,4% degli italiani. E’ Porta a Porta di Bruno Vespa il programma di informazione politica piu’ indicato dagli elettori intervistati come fonte primaria di informazioni utili per la propria scelta di voto; e’ il 56% degli italiani (quota che sale al 70% tra gli elettori della CdL e flette al 42% tra quelli dell’Unione) a citarlo come trasmissione ”piu’ utile per la scelta di voto”.
Programmi come Matrix di Enrico Mentana (34,7%) e Ballaro’ di Giovanni Floris (33%) ottengono percentuali molto vicine, ma hanno pubblici dai connotati di appartenenza politica e sociodemografica molto diversi. Infatti, Matrix e’ visto soprattutto da elettori della CdL (42,5%) e dai piu’ giovani (45%), mentre Ballaro’ e’ la trasmissione di riferimento degli elettori dell’Unione (50,9%), e dei 30-44enni (34,7%).
I confronti regolamentati tra i due leader sono stati indicati dal 23,1% degli intervistati. Va segnalata infine la performance di Otto e mezzo, programma quotidiano de La7 che viene indicato dal 10,6% degli intervistati come fonte utile di informazione politica in vista delle elezioni.
Fonte:
ASCA
Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale