Caso Telecom: «Nessuna vendita in vista»
09/01/2009
Il presidente Guido Rossi conferma lo scorporo di Tim, non la cessione: «Non esiste nessun mandato»
ROMA – Conferma delle decisioni prese dal cda sulla riorganizzazione del gruppo, nessuna modifica del perimetro di attività di Telecom Italia e nessun mandato per la cessione di asset. E’ quanto è stato riferito oggi alla Consob dai vertici di Telecom Italia. Lo rende noto la società spiegando che il presidente del gruppo Telecom Italia Guido Rossi, il vice presidente esecutivo Carlo Buora e l’amministratore delegato Riccardo Ruggiero, accompagnati dal general counsel Francesco Chiappetta, sono stati ascoltati nella sede romana dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, che aveva richiesto un’audizione con oggetto le operazioni societarie di recente approvate dalla società.
LA NOTA – «I vertici della società – si legge nella nota – hanno confermato ai componenti della Commissione le motivazioni alla base delle deliberazioni adottate dal consiglio di amministrazione della società l’11 settembre scorso. In particolare, è stato sottolineato che la riorganizzazione delle attività fisse e mobili decisa dal consiglio di amministrazione trova ragione nella necessità di intervenire tempestivamente, alla luce dell’attuale contesto competitivo e dell’evoluzione degli scenari tecnologici, con una soluzione che, da un lato, garantisca piena trasparenza nei servizi di rete e nei servizi fisso-mobile, consentendo altresì di cogliere al meglio le opportunità di sviluppo della convergenza telco-media; dall’altro lato realizzi un modello di governance societaria più flessibile per sviluppare partnership con media content provider”.
NESSUN MANDATO PER LA CESSIONE DI ASSET – I vertici della società, continua la nota, «nel ribadire altresì che allo stato non è prevista alcuna modifica del perimetro di attività di Telecom Italia e che, pertanto, non è stato conferito alcun mandato ad advisor finanziari, o in genere a consulenti, per la cessione di asset, hanno rappresentato che la situazione economico-finanziaria del Gruppo non presenta scostamenti rispetto a quanto comunicato al mercato, fornendo così ampia assicurazione alla Commissione sullo stato di salute economico-finanziario del Gruppo Telecom Italia».
Fonte:
Corriere della Sera
25 settembre 2006