Case: si compra meno, ma in 3 anni i prezzi salgono del 31%
09/01/2009
ROMA – Diminuiscono le compravendite di case in Italia ma i prezzi si mostrano sempre in corsa, se pure ad un ritmo meno elevato. Nel primo semestre dell’anno il volume delle compravendite nel settore residenziale con 412.774 transazioni ha registrato un calo del 3,4% rispetto al primo semestre del 2006 (il decremento comunque più contenuto rispetto agli altri settori), mentre il volume delle compravendite complessivo è stato di 884.442 transazioni con una diminuzione pari al -3,9%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I dati, curati dall’Osservatorio del mercato immobiliare e pubblicati dall’Agenzia del Territorio fotografano “una inversione di ciclo già preannunciata, che si riflette innanzitutto sulle compravendite e poi sui prezzi, per i quali si assiste ad un lieve rallentamento del tasso di crescita, che comunque resta positivo”, ha sottolineato il direttore dell’Omi Gianni Guerrieri. Per quanto riguarda la quotazione media di riferimento, relativa al settore residenziale, essa risulta pari a 1.518 euro, in crescita del 2,8% rispetto al semestre precedente e del 6,6% su base annua, ma in rallentamento rispetto al secondo semestre 2006 (quando si era registrato un +3,7% semestrale e un +8,8% annuo).
Tale rallentamento, sottolinea l’Osservatorio del mercato immobiliare, è “più sensibile” per i capoluoghi che pure hanno registrato un incremento pari al +2,7% sul semestre precedente (+4,1% nel secondo semestre 2006) e al +6,9% su base annua (+10,5% nel secondo semestre 2006), con un aumento complessivo dal 2004 pari al +26,5%. Nei comuni non capoluogo, invece, le quotazioni aumentano del 2,9% nel semestre (+3,4% nel secondo semestre 2006) e del 6,4% su base annua (+8,1% nel secondo semestre 2006), con un incremento dal 2004 pari al +23,2%.
I prezzi delle case nelle grandi città con oltre 250mila abitanti, ha aggiunto Guerrieri, sono aumentati del 31% nel confronto tra il primo semestre 2004 ed il primo semestre 2007, mentre nei comuni fino a 5mila abitanti si é registrata, nello stesso periodo, una crescita pari al 17,6%. Considerando le aree geografiche, al Sud le quotazioni medie comunali nel primo semestre dell’anno hanno rallentato la crescita sia nelle città con +3,3% (+5,2% nel secondo semestre 2006) sia nel resto della provincia con +4,1% (+5% nel secondo semestre 2006).
Stessa tendenza al Centro, dove si registra un aumento medio nei capoluoghi pari al +3,4% (+4,1% nel secondo semestre 2006) e al +3,8% per i comuni minori (+4,5% nel secondo semestre 2006). Più contenuta la crescita delle quotazioni del Nord: +2% nel semestre e +5,7% nell’anno per i capoluoghi e poco meno nel resto della provincia (+2% e +4,1% rispettivamente). In generale, per quanto riguarda i dati relativi alle transazioni effettuate nel primo semestre dell’anno, essi confermano, rileva l’Omi, “il trend negativo già segnalato nel secondo semestre 2006, dopo un lungo periodo di crescita più o meno continua”.
Tuttavia, il calo nelle compravendite di case (-3,4%) è il più basso se confrontato con gli altri settori. Nel dettaglio, il settore terziario, cioé gli uffici, con 10.074 transazioni nei primi sei mesi del 2007, “dopo un periodo di decisa crescita”, risulta in “sensibile calo” registrando un decremento pari a -7,8%, soprattutto al Sud (-12,2%) e al Nord (-8,1%). Il settore commerciale (i negozi, i laboratori ed i centri commerciali di grande superficie) registra, con 25.003 transazioni, un calo pari al -8,6%, sempre su base annua, con un tasso particolarmente negativo al Centro (-11%) e al Nord (-9,2%) e più contenuto al Sud (-5,4%).
Il settore produttivo, che invece comprende i capannoni e le industrie, con 8.042 transazioni, è quello maggiormente in frenata nel primo semestre dell’anno, con un decremento pari al -11,4% a livello nazionale, dopo un triennio di forte crescita, in particolare al Sud dove nel solo 2006 si era avuto un “vistoso incremento” delle compravendite del 58,1% rispetto al 2005. “Non stupisce”, pertanto, viene rilevato dall’Osservatorio, che si sia registrata una sensibile contrazione, maggiore nel Sud (-25%) ed inferiore nel Nord (-6,9%).
Infine, i magazzini (compresi cantine e depositi al servizio delle abitazioni) sono in calo del -4,3%, con 57.948 compravendite; mentre le tipologie raggruppate in ‘altro’ (box e posti auto ma anche alberghi, immobili pubblici e categorie speciali) con 370.602 transazioni subiscono un decremento del -3,7%.
Fonte:
Ansa.it