Casa: tassi mutui mai cosi’ bassi
08/12/2009
di Luca Patrignani
ROMA – Acquistare una casa con un mutuo non é mai stato così conveniente. Almeno dal 1995 ad oggi. E' quanto risulta dai dati di Bankitalia: ad ottobre il tasso medio, che comprende sia l'andamento dei mutui a tasso fisso sia di quelli variabili, è sceso sotto la soglia del 3%, per la precisione a 2,97%. Il livello più basso da almeno 15 anni. Ma non è tutto rose e fiori: le famiglie che non riescono più a gestire il mutuo, sottoscritto magari quando i tassi erano molto più alti, sono ancora molte. Abi e associazioni dei consumatori stanno stringendo i tempi per raggiungere un accordo sugli ultimi dettagli della moratoria che sospenderà le rate per 12 mesi proprio per queste famiglie in difficoltà: mancano da definire solo gli ultimi dettagli, come il tetto massimo oltre il quale la moratoria non si applicherà. La misura partirà da febbraio 2010, e non più da gennaio come inizialmente previsto: non si tratta però di un rinvio, ma di "tempi tecnici" per rendere operativa l'iniziativa, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture informatiche delle diverse banche.
TASSI AI MINIMI – Il tasso medio per i nuovi mutui registrato ad ottobre da Bankitalia rappresenta un ulteriore calo rispetto al 3,06% di settembre. Un anno fa, nello stesso mese, il tasso medio registrato dalla banca centrale era quasi il doppio: 5,76%. Anche il taeg, il tasso comprensivo delle spese amministrative, istruttorie e assicurative, scende al 3,10% dal 3,19% di settembre e dal 5,89% di un anno fa. Molto più lenti a calare, invece, i tassi medi applicati per il credito al consumo. Quello che si adopera, per intenderci, per comprare un elettrodomestico o chiedere un piccolo finanziamento. Ad ottobre é a quota 8,81%, solo in lieve calo dall'8,92% di settembre e dal 9,3% di un anno fa.
MORATORIA, SI TRATTA SUL TETTO – C'é ormai un accordo di massima tra Abi e consumatori, intanto, sulla maggior parte delle questioni che restano da definire per la moratoria sui mutui. La sospensione delle rate per 12 mesi sarà applicata, a meno di modifiche dell'ultimo minuto, a chi ha perso il lavoro, ma anche in caso di morte, non autosufficienza, sospensione o riduzione dell'orario di lavoro per almeno 30 giorni. Queste circostanze devono essersi verificate tra il 1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2009 (in una prima versione, la "finestra temporale" per poter godere della moratoria era più stretta, dal 30 giugno a fine anno). L'Abi ha dato la disponibilità anche ad estendere a 180 giorni (dai 90 inizialmente previsti) il limite massimo di ritardo nel pagamento oltre il quale la moratoria non si applica: più disponibilità, insomma, nei confronti di chi è stato moroso fino a un massimo di 6 mesi, sempre a causa dell'aggravarsi delle condizioni economiche familiari. L'ultimo scoglio da superare, per un accordo pieno tra Abi e consumatori, e quello del tetto massimo del mutuo. Secondo quanto si apprende, l'Abi si è detta disponibile ad innalzare da 120 a 130 mila euro il valore massimo dei mutui per la prima casa ai quali si potrà applicare la sospensione. Le associazioni dei consumatori chiedono però di fare un ultimo sforzo, e arrivare a un limite di 150 mila euro, per poter far rientrare nella misura un numero più elevato di famiglie.
IMMIGRATI, CROLLANO GLI ACQUISTI – Sul mercato immobiliare, intanto, a soffrire di più per la stretta nella concessione dei mutui sono gli immigrati: gli acquisti di case da parte di stranieri sono diminuiti del 24,3% in un anno. Un calo che, secondo uno studio di Scenari Immobiliari, è destinato ad aggravarsi nel 2010 "se le banche non riprendono a concedere mutui".
Fonte:
ANSA