Caro-prezzi/ Balzo dell’inflazione a marzo. Istat: 3,3%, il massimo dal 1996

09/01/2009

Balzo dell’inflazione in Italia. A marzo – secondo le stime preliminari dell’Istat – l’indice dei prezzi al consumo registra una crescita del 3,3%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il livello più alto dal mese di settembre del 1996. Il dato mensile presenta una crescita dello 0,5%. A febbraio l’inflazione aveva registrato una crescita tendenziale del 2,9% e un rialzo mensile dello 0,2%.

L’Istat afferma che, in base alla stima provvisoria, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra nel mese di marzo una variazione di +1,6% rispetto al mese precedente e una variazione di +3,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sulla base dei dati finora pervenuti, gli aumenti congiunturali più significativi dell’indice per l’intera collettività si sono verificati per i capitoli trasporti (+1,4%), prodotti alimentari e bevande analcoliche, servizi ricettivi e di ristorazione (+0,7% per entrambi) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,4%). Si sono registrate – continua l’Istat – variazioni nulle nei capitoli servizi sanitari e spese per la salute, ricreazione, spettacoli e cultura e istruzione.

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono avuti nei capitoli trasporti (+5,8%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+5,5%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,4%). Variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli comunicazioni (-2,1%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,3%).

L’Istat segnala poi che pesa a livello tendenziale l’incremento sui settori degli alimentari: la carne segna un +4%, gli ortaggi un +4,8%, la frutta un +5,8%, la pasta un +17% (ma non è da sottovalutare +3% congiunturale).

Nel quadro della crescita dell’inflazione è da segnalare che il capitolo energia segna un +1,8% congiunturale e un +9,8% tendenziale. Il gasolio registra un +4,8% su febbraio e un +20,2% tendenziale, la benzina un +2,1% congiunturale e un +13,2% tendenziale, il combustibile liquido vede un incremento congiunturale del +4,9% ed un tendenziale del +21%.

Fonte:
Affari Italiani