Caro-petrolio: nuovo record per la «verde» a 1,249 euro

09/01/2009

Oggi Wti e Brent in lieve calo, sotto i 57 e i 56 dollari. Gli esperti: a quota 80 sarà recessione

È record per i prezzi della benzina con l’Agip che ha aumentato la verde di 5 centesimi di euro al litro portandola a quota 1,249 euro. Livello mai raggiunto prima, che si traduce in oltre 2.400 lire del vecchio conio. Rialzo della stessa entità anche per il gasolio, che vola a 1,138 euro al litro. Resta invece fermo il gpl a quota 0,549 euro. Per quanto riguarda il “fai da te”, i nuovi prezzi di riferimento – si legge in una nota dell’Eni – vanno a 1,128 euro al litro per benzina senza piombo, mentre il gasolio sale a 1,117euro.

Dopo i record storici raggiunti ieri, stamattina è rallentata la corsa dei prezzi del greggio. A frenare le quotazioni, le previsioni al ribasso per la crescita economica europea diffuse ieri da Bruxelles e l’annuncio dell’Opec circa un nuovo possibile aumento della produzione giornaliera. Nelle contrattazioni elettroniche after hours al Nymex, i future sul Wti con consegna a maggio vengono scambiati a 56,66 dollari al barile, dopo il picco a 58,28 Flessione anche all’International petroleum exchange di Londra, dove i future sul Brent con consegna a maggio scendono sotto i 56 dollari al barile a quota 55,92, dopo la quotazione record a 57,65 dollari.

Intanto, ieri, anche il paniere Opec ha segnato l’ennesimo record. Secondo i dati contenuti sul sito dell’Organizzazione, la quotazione ha raggiunto i 52,93 dollari al barile, in rialzo di 1,28 dollari rispetto alla rilevazione di venerdì scorso. Il prezzo medio del petrolio Opec è basato su un “paniere” di sette diversi tipi di petrolio venduti dai Paesi dell’ Organizzazione (più il Messico, che non fa parte del Cartello) e viene reso noto il giorno lavorativo successivo alle transazioni.

Il Sole 24Ore
5/4/2005