Carne bovina brasiliana, norme adattate alle condizioni UE

13/05/2009

Il Brasile si sta adattando a poco a poco alle norme sanitarie dell'UE per quanto riguarda la carne bovina, rivela ADNMundo.com.

Ciò ha permesso che, nel corso del 2008, il 10 per cento delle fattorie brasiliane riprendessero le attività.

Agli inizi del 2008, l'Unione Europea aveva imposto una dura limitazione alle importazioni di carne brasiliana, a causa delle deficienze dei controlli veterinari, specialmente per quanto riguarda la tracciabilità degli animali.

Delle circa 9.000 fattorie autorizzate all'esportazione in dicembre 2007, si era arrivati a meno di un centinaio. In marzo 2009, sono state abilitate 860 aziende, cioè quasi un 10 per cento della cifra iniziale, secondo i dati delle fonti diplomatiche di Bruxelles.

Il Brasile ha realizzato molti sforzi nell'applicazione delle norme più strette, secondo quanto ha dichiarato Bernard Van Goethem, direttore del dipartimento di salute animale della Commissione Europea.

Nel corso dell'ultima visita in Brasile di un gruppo di ispettori europei, realizzata all'inizio del 2009, sono stati constatati importanti progressi, soprattutto per la tracciabilità, ha sostenuto Van Goethem

Tuttavia, il costante aumento delle esportazioni è controbilanciato dal fatto che alcune fattorie autorizzate sono state tolte dalla lista, perché stimano che il mercato estero presenta pochi incentivi finanziari, dal momento che le esigenze sanitarie imposte dall'UE hanno rincarato i costi di esportazione.

Fonte:
www.adnmundo.com – by Elena Arena