Caffè, in progresso i raccolti in Brasile, Indonesia e Vietnam

15/08/2012

L'ampiezza dell'offerta di caffè conseguente la crescita dei raccolti nei paesi leader del settore – Brasile e Vietnam su tutti – sta deprimendo le quotazioni del coloniale che continuano a perdere posizioni. E ieri i future sulla qualità robusta sono scesi a verso la soglia dei 2070 dollari per tonnellata (-2,8% su lunedì), e quelli sul robusta hanno chiuso a 162,55 cents per libbra (-1,1%).

In Brasile – il numero uno incontrastato del comparto – i raccolti quest'anno dovrebbero attestarsi (stime Safras) a 54,9 milioni di sacchi da 60 kg, oltre 4 milioni in più rispetto alle stime governative che parlano di 50,45 milioni9 di sacchi. Scongiurati, almeno per ora, i rischi di gelate soprattutto sulle regioni del Minas Gerais, dove le temperature si stanno mantenendo relativamente elevate.

Raccolti in progresso anche in Vietnam, ormai stabile in seconda posizione nella speciale classifica dei maggiori produttori caffeicoli. I raccolti 2012-13 sono indicati a quota 22,25 milioni di sacchi, contri i 20,67 del 2011-12 e i 18,5 milioni della stagione precedente. A favorire la crescita dei raccolti sono le politiche delle grandi aziende locali, che stanno affittando terreni anche nei paesi confinanti, come Laos e Cambogia, per spingere la produzione (soprattutto arabica). L'obiettivo del Paese è come minimo raddoppiare l'output entro il 2020. La maggior produzione chiaramente sta derminando un appesantimento delle scorte e viene seguita da maggiori esportazioni.

I mercati internazionali in questi giorni stanno registrando anche un amento delle spedizioni da un altro big del settore, l'Indonesia. Giakarta infatti la settimana scorsa ha esportato al ritmo di 16-17mila tonnellate, contro i 15-16mila della settimana precedente; e le previsioni parlano di ulteriori aumenti delle consegne.

Sepre dal lato della disponibilità notizie di incrementi produttivi stannno arrivando anche dai "piccoli". L'Honduras – secondo le stime della Ahprocafe – per la fine della stagione 2011-12 conta di esportare 5,3 milioni di sacchi, il 15% in più dell'annata precedente. Nel paese i raccolti stanno progressivamente crescendo grazie all'ampliamento delle aree coltivte e al maggior utilizzo di fertilizzanti.

 

Fonte:
Il Sole 24 Ore